Ogni lettore del Furioso, dal più esperto al più ingenuo, deve fare i conti con il modo in- consueto in cui Ariosto percorre le vie del narrare. Il poeta non solo esibisce delle strategie narrative complesse, fondate su un uso magistrale dell’entrelacement, ma inserisce nella tramatura del poema, già articolata, diverse forme di racconto. In tale multiforme dispositivo diegetico spiccano, in particolare, per numero e per interesse, le narrazioni di secondo grado, parti imprescindibili del poema, affidate ai suoi protagonisti. Le novelle del Furioso testimoniano non solo un’innegabile attenzione del poeta per la rappresentazione dell’atto del raccontare ma danno prova anche della sua capacità di costruire narrazioni che si confrontano di continuo con la visualità. Infatti, in molti dei ‘racconti nel racconto’ presenti nel Furioso il senso della vista e gli inganni ai quali esso è soggetto divengono nodali per la macchina narrativa. In questo intervento si prende in considerazione il funzionamento di tali dispositi- vi narrativi incastonati nella diegesi del poema, analizzando le modalità con cui in due novelle del Furioso si tematizza e traduce in racconto ciò che è visibile o sembra tale.

«Anco agli occhi suoi propri non crede». Vista e inganni dello sguardo in due novelle del Furioso

Giovanna Rizzarelli
2018

Abstract

Ogni lettore del Furioso, dal più esperto al più ingenuo, deve fare i conti con il modo in- consueto in cui Ariosto percorre le vie del narrare. Il poeta non solo esibisce delle strategie narrative complesse, fondate su un uso magistrale dell’entrelacement, ma inserisce nella tramatura del poema, già articolata, diverse forme di racconto. In tale multiforme dispositivo diegetico spiccano, in particolare, per numero e per interesse, le narrazioni di secondo grado, parti imprescindibili del poema, affidate ai suoi protagonisti. Le novelle del Furioso testimoniano non solo un’innegabile attenzione del poeta per la rappresentazione dell’atto del raccontare ma danno prova anche della sua capacità di costruire narrazioni che si confrontano di continuo con la visualità. Infatti, in molti dei ‘racconti nel racconto’ presenti nel Furioso il senso della vista e gli inganni ai quali esso è soggetto divengono nodali per la macchina narrativa. In questo intervento si prende in considerazione il funzionamento di tali dispositi- vi narrativi incastonati nella diegesi del poema, analizzando le modalità con cui in due novelle del Furioso si tematizza e traduce in racconto ciò che è visibile o sembra tale.
2018
Rizzarelli, Giovanna
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