A cinque anni dal sisma del 2016 nell’Italia centrale, che ha devastato i comuni del cratere, si possono iniziare a valutare gli effetti di un processo di ricostruzione che comincia a restituire un nuovo paesaggio e una nuova immagine urbana. I piani di ricostruzione - sviluppati per il cratere marchigiano tra le provincie di Fermo e Macerata nei comuni di Tolentino, Petriolo, Amandola, San Ginesio - hanno assunto un’inedita struttura multilivello e multidisciplinare, di progetto strategico-territoriale che cerca di superare la drammaticità dell’evento disastroso cogliendo l’opportunità per il rilancio socio-economico e per la messa in sicurezza degli insediamenti colpiti dal sisma.
La co-pianificazione nei processi di ricostruzione: casi di studio
FRANCESCO ALBERTI
Primo
In corso di stampa
Abstract
A cinque anni dal sisma del 2016 nell’Italia centrale, che ha devastato i comuni del cratere, si possono iniziare a valutare gli effetti di un processo di ricostruzione che comincia a restituire un nuovo paesaggio e una nuova immagine urbana. I piani di ricostruzione - sviluppati per il cratere marchigiano tra le provincie di Fermo e Macerata nei comuni di Tolentino, Petriolo, Amandola, San Ginesio - hanno assunto un’inedita struttura multilivello e multidisciplinare, di progetto strategico-territoriale che cerca di superare la drammaticità dell’evento disastroso cogliendo l’opportunità per il rilancio socio-economico e per la messa in sicurezza degli insediamenti colpiti dal sisma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.