Per la valutazione dello stato di salute delle aziende, gli analisti, sia interni che esterni, possono avvalersi di diversi strumenti, più o meno tradizionali. Dalla metà del secolo scorso, in particolare, si sono sviluppati e diffusi in ambito operativo i modelli econometrici per la valutazione delle condizioni di salute delle imprese, meglio noti come «modelli di previsione delle insolvenze» o «modelli di scoring». Sebbene tali strumenti siano stati inizialmente concepiti a supporto delle decisioni di affidamento degli istituti di credito, essi possono essere applicati, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nella realtà operativa di numerosi contesti professionali. In particolare, questi strumenti possono essere impiegati in indagini sia di piccola che di larga scala. Così, ad esempio, le banche, gli investitori, le agenzie di rating, i creditori, i revisori, i consulenti strategici e la pubblica amministrazione possono utilizzare, con diverse finalità, i modelli applicandoli a gruppi di aziende più o meno numerosi. Anche il management può avvalersi di questa strumentazione per monitorare la performance della propria azienda (supportando quindi la funzione di controllo interno) e/o per guidare il processo di turnaround. In questa sede ci proponiamo di presentare i modelli predittivi nella prospettiva di utilizzo nell’azienda e per l’azienda. Non tratteremo quindi della funzione di supporto alle decisioni di affidamento, contesto naturale per l’applicazione di questi strumenti, che troverà invece approfondimento nel capitolo 9. In questa sezione, dopo una doverosa panoramica sulle famiglie di modelli esistenti, ci soffermeremo sull’efficacia di quegli strumenti che per semplicità d’uso, economicità di applicazione e potenzialità di utilizzo risultano idonei ad un impiego continuo e diffuso. Tra di essi, in particolare, i modelli di Altman e Alberici sono stati testati con riferimento ad un contesto di applicazione profondamente eterogeneo nell’intento di verificarne la funzionalità anche al di là dei limiti per i quali è stato progettato. I modelli sono stati testati con riferimento ad un campione in cui la metà delle aziende è fallita nel periodo 2012-2014.
Le politiche di prevenzione: dai modelli predittivi ai sistemi di allerta
Madonna S.
;Cestari G.
2021
Abstract
Per la valutazione dello stato di salute delle aziende, gli analisti, sia interni che esterni, possono avvalersi di diversi strumenti, più o meno tradizionali. Dalla metà del secolo scorso, in particolare, si sono sviluppati e diffusi in ambito operativo i modelli econometrici per la valutazione delle condizioni di salute delle imprese, meglio noti come «modelli di previsione delle insolvenze» o «modelli di scoring». Sebbene tali strumenti siano stati inizialmente concepiti a supporto delle decisioni di affidamento degli istituti di credito, essi possono essere applicati, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nella realtà operativa di numerosi contesti professionali. In particolare, questi strumenti possono essere impiegati in indagini sia di piccola che di larga scala. Così, ad esempio, le banche, gli investitori, le agenzie di rating, i creditori, i revisori, i consulenti strategici e la pubblica amministrazione possono utilizzare, con diverse finalità, i modelli applicandoli a gruppi di aziende più o meno numerosi. Anche il management può avvalersi di questa strumentazione per monitorare la performance della propria azienda (supportando quindi la funzione di controllo interno) e/o per guidare il processo di turnaround. In questa sede ci proponiamo di presentare i modelli predittivi nella prospettiva di utilizzo nell’azienda e per l’azienda. Non tratteremo quindi della funzione di supporto alle decisioni di affidamento, contesto naturale per l’applicazione di questi strumenti, che troverà invece approfondimento nel capitolo 9. In questa sezione, dopo una doverosa panoramica sulle famiglie di modelli esistenti, ci soffermeremo sull’efficacia di quegli strumenti che per semplicità d’uso, economicità di applicazione e potenzialità di utilizzo risultano idonei ad un impiego continuo e diffuso. Tra di essi, in particolare, i modelli di Altman e Alberici sono stati testati con riferimento ad un contesto di applicazione profondamente eterogeneo nell’intento di verificarne la funzionalità anche al di là dei limiti per i quali è stato progettato. I modelli sono stati testati con riferimento ad un campione in cui la metà delle aziende è fallita nel periodo 2012-2014.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.