In 1960, Bruno Zevi published the book Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo. In the 727 page long work, there are 200 survey drawings, some of which refer to the investigated architectures: these are 19 buildings (twelve non-religious and seven religious). At the end of the publication, Zevi summarizes the events that made the realization of the book possible before the famous exhibition Identità di Biagio Rossetti, inaugurated on June 28 1956 in the Ridotto of the Municipal Theater. Four years later, the imposing book indicated the names of those who collaborated in the initiative. The author quotes prof. Luisa Balboni, mayor of Ferrara, and the assessore BB. AA. Mario Roffi, who in 1955 contacted the then dean of the University Institute of Architecture in Venice, Giuseppe Samonà to celebrate the 440th anniversary of Rossetti's death. Zevi says "[...] the students and I enthusiastically accepted to organize an exhibition: I dedicated my course to the celebrated Ferrara architect, the first-year students surveyed various monuments, while those of the second year carried out documented investigations in a series of papers with the guidance of my assistant Dr Giuseppe Mazzariol." This paper offers some reflections on the survey's role in Zevy’s work and its outcomes.

Nel 1960 Bruno Zevi diede alle stampe il volume Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo. Nell’opera, che conta 727 pagine, sono presenti 200 disegni di rilievo riferibili ad una parte delle architetture indagate: si tratta di 19 edifici, di cui 12 civili e 7 sacri. In chiusura al volume Zevi sintetizza gli eventi che resero possibile la realizzazione prima della famosa mostra Identità di Biagio Rossetti, inaugurata il 28 giugno 1956 nel Ridotto del Teatro Comunale e, quattro anni dopo, dell’imponente libro, indicando i nomi di coloro che collaborarono all’iniziativa. L’autore cita la prof. Luisa Balboni sindaco di Ferrara, e l’assessore alle BB. AA. Mario Roffi che nel 1955 si rivolsero all’allora preside dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Giuseppe Samonà per celebrare il 440° anniversario della morte di Rossetti. Zevi afferma che «[…] gli studenti ed io accettammo con entusiasmo di ordinare una mostra: dedicai il mio corso al maestro ferrarese, mentre gli allievi del primo anno rilevarono vari monumenti, e quelli del secondo, con la guida del mio assistente dott. Giuseppe Mazzariol, svolsero indagini documentate in una serie di tesine.» Questo scritto propone alcune riflessioni sul ruolo del rilievo nella vicenda editoriale zeviana e nei suoi esiti.

I rilievi per la mostra e il libro su Biagio Rossetti

Manuela Incerti
Primo
2021

Abstract

In 1960, Bruno Zevi published the book Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo. In the 727 page long work, there are 200 survey drawings, some of which refer to the investigated architectures: these are 19 buildings (twelve non-religious and seven religious). At the end of the publication, Zevi summarizes the events that made the realization of the book possible before the famous exhibition Identità di Biagio Rossetti, inaugurated on June 28 1956 in the Ridotto of the Municipal Theater. Four years later, the imposing book indicated the names of those who collaborated in the initiative. The author quotes prof. Luisa Balboni, mayor of Ferrara, and the assessore BB. AA. Mario Roffi, who in 1955 contacted the then dean of the University Institute of Architecture in Venice, Giuseppe Samonà to celebrate the 440th anniversary of Rossetti's death. Zevi says "[...] the students and I enthusiastically accepted to organize an exhibition: I dedicated my course to the celebrated Ferrara architect, the first-year students surveyed various monuments, while those of the second year carried out documented investigations in a series of papers with the guidance of my assistant Dr Giuseppe Mazzariol." This paper offers some reflections on the survey's role in Zevy’s work and its outcomes.
2021
978-88-331-3804-6
Nel 1960 Bruno Zevi diede alle stampe il volume Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo. Nell’opera, che conta 727 pagine, sono presenti 200 disegni di rilievo riferibili ad una parte delle architetture indagate: si tratta di 19 edifici, di cui 12 civili e 7 sacri. In chiusura al volume Zevi sintetizza gli eventi che resero possibile la realizzazione prima della famosa mostra Identità di Biagio Rossetti, inaugurata il 28 giugno 1956 nel Ridotto del Teatro Comunale e, quattro anni dopo, dell’imponente libro, indicando i nomi di coloro che collaborarono all’iniziativa. L’autore cita la prof. Luisa Balboni sindaco di Ferrara, e l’assessore alle BB. AA. Mario Roffi che nel 1955 si rivolsero all’allora preside dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Giuseppe Samonà per celebrare il 440° anniversario della morte di Rossetti. Zevi afferma che «[…] gli studenti ed io accettammo con entusiasmo di ordinare una mostra: dedicai il mio corso al maestro ferrarese, mentre gli allievi del primo anno rilevarono vari monumenti, e quelli del secondo, con la guida del mio assistente dott. Giuseppe Mazzariol, svolsero indagini documentate in una serie di tesine.» Questo scritto propone alcune riflessioni sul ruolo del rilievo nella vicenda editoriale zeviana e nei suoi esiti.
Rilievo, Biagio Rossetti, Ferrara, Bruno Zevi, Disegno, Rinascimento Ferrarese
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