La voce ha ad oggetto l’stituto francese della mise en danger de risque autri, forma autonoma di imputazione soggettiva del reato dal carattere, quantomeno apparentemente, “ibrido”, introdotta nel code pénal del 1994. Si sono ripercorse le ragioni politico-criminali che hanno indotto al riconoscimento di tale istituto, nonché il ricco dibattito dottrinario sviluppatosi attorno alla rispettiva qualificazione giuridico-penale e, segnatamente, in rapporto alla sua natura “intermedia” rispetto al dolo e alla colpa. Sono altresì passate in rassegna le differenti forme di manifestazione conosciute nel corso del tempo dall’elemento soggettivo in parola tra la parte generale e la parte speciale del codice, con particolare riguardo alla relativa dimensione giurisprudenziale. In ultimo, si è vagliata criticamente l’opportunità di un’importazione della mise en danger nell’ordinamento italiano, da tempo auspicata da una parte della dottrina nostrana, con l’intento di ricomprendere nel suo spettro applicativo tutte quelle situazioni di incerta collocazione fra dolo eventuale e colpa cosciente.
Mise en danger délibérée de la personne d'autrui
Venturoli MarcoPrimo
2021
Abstract
La voce ha ad oggetto l’stituto francese della mise en danger de risque autri, forma autonoma di imputazione soggettiva del reato dal carattere, quantomeno apparentemente, “ibrido”, introdotta nel code pénal del 1994. Si sono ripercorse le ragioni politico-criminali che hanno indotto al riconoscimento di tale istituto, nonché il ricco dibattito dottrinario sviluppatosi attorno alla rispettiva qualificazione giuridico-penale e, segnatamente, in rapporto alla sua natura “intermedia” rispetto al dolo e alla colpa. Sono altresì passate in rassegna le differenti forme di manifestazione conosciute nel corso del tempo dall’elemento soggettivo in parola tra la parte generale e la parte speciale del codice, con particolare riguardo alla relativa dimensione giurisprudenziale. In ultimo, si è vagliata criticamente l’opportunità di un’importazione della mise en danger nell’ordinamento italiano, da tempo auspicata da una parte della dottrina nostrana, con l’intento di ricomprendere nel suo spettro applicativo tutte quelle situazioni di incerta collocazione fra dolo eventuale e colpa cosciente.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.