Nell’ottica di un approccio storico-concettuale all’Educazione degli adulti che trova nello studio dei “classici” una feconda occasione di individuazione dei suoi principali costrutti e orientamenti, credo possa essere individuato nella figura di Albert Mansbridge (1876-1952) un testimone privilegiato per indagare i significati della formazione nella specificità della condizione dell’adulto in relazione al lavoro. Collocarsi, infatti, alle origini di quella “avventura” che fu, e che per certi aspetti ancora è, la WEA–Workers’ Educational Association, consente non solo di ricostruire determinate vicende storico-sociali, sia pure interessanti in sé e per sé, quanto, anche e soprattutto, di porre in evidenza e di avviare una problematizzazione di alcuni dispositivi chiave della formazione e circa il loro funzionamento nel complesso contesto del lavoro, tra accettazione ed ambizione, esecuzione e creatività, sudditanza ed emancipazione, nei vari livelli in cui tali polarità possono, sia pure diversamente, manifestarsi. Non trascurabili, nella prospettiva di un’educazione che non si esaurisce nell’alfabetizzazione strumentale o nella formazione professionale – ma che, piuttosto, punta al raffinamento dell’intelligenza in relazione alla realizzazione di sé nella partecipazione/trasformazione sociale e, di conseguenza, ad una migliore “qualità della vita” nelle sue accezioni più alte ed ampie – sono infatti gli espliciti ed argomentati richiami di Mansbridge alla cultura della democrazia della cittadinanza e della libertà, così come, su di un piano marcatamente operativo ma tutt’altro che disgiunto da questi afflati ideali, agli aspetti metodologici improntati all’autoformazione, alle attività di insegnamento/apprendimento in gruppo, alla valorizzazione dell’esperienza. In questa cornice, si intende quindi proporre un focus principalmente sull’opera di Mansbridge An Adventure in Working-Class Education (London, Longmans, Green and Co., 1920), riservando particolare attenzione allo “spirito” del movimento che trovò nella WEA tanto una sua concretizzazione quanto un suo ulteriore elemento propulsore e di ciclico rinnovamento fino alla nostra contemporaneità e ai suoi inediti problemi, disvelando, e significando, quell’ideale educativo che ne fu il fondamento e la guida.

Adulti, educazione, lavoro: un approccio storico-concettuale a partire da A. Mansbridge e dall’avventura della WEA

Elena Marescotti
2021

Abstract

Nell’ottica di un approccio storico-concettuale all’Educazione degli adulti che trova nello studio dei “classici” una feconda occasione di individuazione dei suoi principali costrutti e orientamenti, credo possa essere individuato nella figura di Albert Mansbridge (1876-1952) un testimone privilegiato per indagare i significati della formazione nella specificità della condizione dell’adulto in relazione al lavoro. Collocarsi, infatti, alle origini di quella “avventura” che fu, e che per certi aspetti ancora è, la WEA–Workers’ Educational Association, consente non solo di ricostruire determinate vicende storico-sociali, sia pure interessanti in sé e per sé, quanto, anche e soprattutto, di porre in evidenza e di avviare una problematizzazione di alcuni dispositivi chiave della formazione e circa il loro funzionamento nel complesso contesto del lavoro, tra accettazione ed ambizione, esecuzione e creatività, sudditanza ed emancipazione, nei vari livelli in cui tali polarità possono, sia pure diversamente, manifestarsi. Non trascurabili, nella prospettiva di un’educazione che non si esaurisce nell’alfabetizzazione strumentale o nella formazione professionale – ma che, piuttosto, punta al raffinamento dell’intelligenza in relazione alla realizzazione di sé nella partecipazione/trasformazione sociale e, di conseguenza, ad una migliore “qualità della vita” nelle sue accezioni più alte ed ampie – sono infatti gli espliciti ed argomentati richiami di Mansbridge alla cultura della democrazia della cittadinanza e della libertà, così come, su di un piano marcatamente operativo ma tutt’altro che disgiunto da questi afflati ideali, agli aspetti metodologici improntati all’autoformazione, alle attività di insegnamento/apprendimento in gruppo, alla valorizzazione dell’esperienza. In questa cornice, si intende quindi proporre un focus principalmente sull’opera di Mansbridge An Adventure in Working-Class Education (London, Longmans, Green and Co., 1920), riservando particolare attenzione allo “spirito” del movimento che trovò nella WEA tanto una sua concretizzazione quanto un suo ulteriore elemento propulsore e di ciclico rinnovamento fino alla nostra contemporaneità e ai suoi inediti problemi, disvelando, e significando, quell’ideale educativo che ne fu il fondamento e la guida.
2021
978-88-6760-828-7
Albert Mansbridge, WEA, educazione degli adulti, formazione professionale
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