Sull'utilità della storia e del restauro per la conservazione dell'architettura del Moderno

La conservazione dell’architettura del moderno necessita della formulazione di un quadro storiografico critico, momento iniziale del processo che conduce a un giudizio di valore condiviso sull’opera. Condizione fondamentale, per la conoscenza di un’architettura, è una indagine ampia della documentazione che la riguarda. Gli archivi del moderno, riferiti ai diversi soggetti partecipi del processo di ideazione e costruzione dell’opera, raccolgono una variegata tipologia documentale la cui interpretazione è fondamentale per la comprensione del manufatto moderno e del contesto in cui nasce. In Italia, in particolare, il contesto sociale, economico e produttivo, la sperimentazione e l’evoluzione tecnica e il cambiamento dei modi di costruire, concorrono a definire le peculiarità di un’opera di architettura, la sua identità e i suoi valori, artistici e materiali. L’ampliamento dell’analisi storico-critica – dalla fase ideativa e del progetto architettonico al progetto esecutivo e della costruzione – configura gli archivi come il luogo di incontro fra storia e progetto di restauro. Un incontro che per lo storico deve proseguire nel cantiere del restauro.