La costruzione si inserisce in un comparto industriale della periferia di Bologna, sede di un'azienda leader internazionale nel proprio settore. La scelta della tipologia a torre discende dalla volontà di realizzare una piazza e un grande giardino, spazi assenti all'interno dell'area. Il progetto assume come riferimento e obiettivo la trasparenza dell'involucro esterno e adotta coerenti soluzioni affinché il curtain wall non solo “faccia vedere” gli interni della torre ma anche restituisca nella figura architettonica i principi che ordinano la costruzione, ovvero l’organizzazione dello spazio e il congegno strutturale. Il piano tipo della torre concentra in un nucleo servente e portante vani scala e ascensore, blocco servizi e cavedi degli impianti, liberando le superfici esterne per gli uffici e la circolazione. L’impalcato dei solai –che include gli impianti– si protende a sbalzo lungo l’asse longitudinale della torre per 5,70 metri, con travi in cemento armato post-tese in opera; una snella soletta di 15 centimetri, anch’essa a sbalzo per 1,50 metri, corre lungo la fascia perimetrale del piano, consentendo di ridurre l’altezza del “pacchetto” di solaio e impianti a 45 centimetri. Tale spessore è perfettamente congruente con le fasce marcapiano in acciaio di 40 centimetri che insieme a lesene verticali della stessa larghezza disegnano i prospetti: un reticolo (3,40 x 3,40 metri) leggero e astratto ma al contempo legato agli elementi della costruzione e della struttura. La struttura a sbalzo come metafora del costruire dall’interno verso l’esterno, la realtà della costruzione trasfigurata in un linguaggio “senza peso”, la leggerezza associata con la precisione: questo è quanto il partito di facciata della torre esprime.

Trasparenza del disegno, leggerezza della costruzione / Transparency of design, lightness of construction. MAP studio – Magnani, Pelzel. Annex Building, Bologna

Marco Mulazzani
Primo
2021

Abstract

La costruzione si inserisce in un comparto industriale della periferia di Bologna, sede di un'azienda leader internazionale nel proprio settore. La scelta della tipologia a torre discende dalla volontà di realizzare una piazza e un grande giardino, spazi assenti all'interno dell'area. Il progetto assume come riferimento e obiettivo la trasparenza dell'involucro esterno e adotta coerenti soluzioni affinché il curtain wall non solo “faccia vedere” gli interni della torre ma anche restituisca nella figura architettonica i principi che ordinano la costruzione, ovvero l’organizzazione dello spazio e il congegno strutturale. Il piano tipo della torre concentra in un nucleo servente e portante vani scala e ascensore, blocco servizi e cavedi degli impianti, liberando le superfici esterne per gli uffici e la circolazione. L’impalcato dei solai –che include gli impianti– si protende a sbalzo lungo l’asse longitudinale della torre per 5,70 metri, con travi in cemento armato post-tese in opera; una snella soletta di 15 centimetri, anch’essa a sbalzo per 1,50 metri, corre lungo la fascia perimetrale del piano, consentendo di ridurre l’altezza del “pacchetto” di solaio e impianti a 45 centimetri. Tale spessore è perfettamente congruente con le fasce marcapiano in acciaio di 40 centimetri che insieme a lesene verticali della stessa larghezza disegnano i prospetti: un reticolo (3,40 x 3,40 metri) leggero e astratto ma al contempo legato agli elementi della costruzione e della struttura. La struttura a sbalzo come metafora del costruire dall’interno verso l’esterno, la realtà della costruzione trasfigurata in un linguaggio “senza peso”, la leggerezza associata con la precisione: questo è quanto il partito di facciata della torre esprime.
2021
Mulazzani, Marco
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