Aree cimiteriali urbane come infrastruttura verde collettiva: azioni di rigenerazione attraverso il metodo natural burial

Urban cemeteries often represent a topic addressed by local governments individually, mostly on a technical-economic level and just marginally as a tool for improving the urban space. In many cases, the potential negative effects that these structures can cause on the city are evident, with incidents of physical, environmental and social degradation. Seeking to collaborate to the ecological transition, it is essential to consider the need to intervene in the full inclusion of these inserts in the urban fabric. With this premise, this paper intends to introduce an alternative concept of burial, the natural burial, with an example of best practice that identifies a possible solution for cemetery structures concerning urban and environmental aspects. Subsequently, the authors reflect on the insertion of this new type of burial in free spaces within cemetery perimeters, as in the case of the Cimitero della Certosa of Ferrara, having as a reference target the urban landscape and its use.

Le aree cimiteriali urbane rappresentano spesso un tema affrontato dalle singole amministrazioni locali soprattutto sul piano tecnico-economico e solo marginalmente come strumento di miglioramento dello spazio urbano. In molti casi sono evidenti le potenziali ricadute negative che tali aree possono provocare sulla città, con fenomeni di degrado fisico, ambientale e sociale. In un’ottica di collaborazione alla transizione ecologica, è indispensabile considerare la necessità di intervenire sulla piena inclusione di questi inserti nel tessuto urbano. Con tale premessa si intende introdurre un concetto alternativo di inumazione, il natural burial, con un esempio di best practice che individua una possibile soluzione per le strutture cimiteriali riguardo agli aspetti urbani e ambientali. Successivamente si riflette sull’inserimento di questa nuova forma di sepoltura in spazi liberi all’interno dei perimetri cimiteriali, come nel caso del Cimitero della Certosa di Ferrara, avendo come obiettivo di riferimento il paesaggio urbano e la sua fruizione