Le condizioni che hanno determinato, nell’arco di diversi anni, la crisi del sistema pensionistico sono a tutti note: andamento demografico, caratterizzato da un calo di natalità e dall’allungamento della speranza di vita; instabilità nei tassi di crescita nazionali; domanda di flessibilità da parte delle imprese, con conseguente diversificazione delle forme di lavoro e diffusione dei nuovi lavori, caratterizzati da discontinuità dell’attività lavorativa. A esse possono aggiungersi i fattori, diversi ma connessi, della globalizzazione dell’eco- nomia e dunque dell’accresciuta concorrenza internazionale e della deindustrializzazione. Infine, l’incognita Covid-19: il coronavirus ha scatenato una crisi globale intensa e repentina, il cui impatto economico-sociale è imprevedibile. In questo quadro, il «convitato di pietra» è stato l’Unione europea, afflitta dalla inesistenza di una dimensione sociale e dalla asfissiante presenza del Fiscal compact (nonché del Six-pack e del Two-pack). Anche il Pilastro europeo, che sostanzialmente riassume l’acquis social dell’Ue in materia, non contiene spunti rassicuranti in tema di diritti sociali. La stessa Raccomandazione del- l’8.11.2019, che segue il Pilastro Ue, sull’accesso alla protezione sociale per i la- voratori subordinati e autonomi, è una misura debole in relazione alle trasformazioni del lavoro e influenzata dai limiti posti dall’articolo 153, paragrafo 4, TfUe alle competenze dell’Unione. Gli Autori analizzano i tentativi di arginare la crisi di sostenibilità del sistema pensionistico, i fattori di crisi e le possibili soluzioni.
Prologo al tema Pensioni
Renga, Simonetta
2020
Abstract
Le condizioni che hanno determinato, nell’arco di diversi anni, la crisi del sistema pensionistico sono a tutti note: andamento demografico, caratterizzato da un calo di natalità e dall’allungamento della speranza di vita; instabilità nei tassi di crescita nazionali; domanda di flessibilità da parte delle imprese, con conseguente diversificazione delle forme di lavoro e diffusione dei nuovi lavori, caratterizzati da discontinuità dell’attività lavorativa. A esse possono aggiungersi i fattori, diversi ma connessi, della globalizzazione dell’eco- nomia e dunque dell’accresciuta concorrenza internazionale e della deindustrializzazione. Infine, l’incognita Covid-19: il coronavirus ha scatenato una crisi globale intensa e repentina, il cui impatto economico-sociale è imprevedibile. In questo quadro, il «convitato di pietra» è stato l’Unione europea, afflitta dalla inesistenza di una dimensione sociale e dalla asfissiante presenza del Fiscal compact (nonché del Six-pack e del Two-pack). Anche il Pilastro europeo, che sostanzialmente riassume l’acquis social dell’Ue in materia, non contiene spunti rassicuranti in tema di diritti sociali. La stessa Raccomandazione del- l’8.11.2019, che segue il Pilastro Ue, sull’accesso alla protezione sociale per i la- voratori subordinati e autonomi, è una misura debole in relazione alle trasformazioni del lavoro e influenzata dai limiti posti dall’articolo 153, paragrafo 4, TfUe alle competenze dell’Unione. Gli Autori analizzano i tentativi di arginare la crisi di sostenibilità del sistema pensionistico, i fattori di crisi e le possibili soluzioni.File | Dimensione | Formato | |
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