L'adattività nel contesto dell'involucro edilizio. The next generation building envelopes

The most recent European directives in terms of energy consumption reduction and buildings’ energy efficiency, aim at obtaining a climate-neutral environment by 2050. Given the fact that a large part of the existing stock, mostly residential, was built around the second half of the last century, it is destined to last at least for further 50 years. Further, if we consider that, at least concerning the Italian situation, the first ‘obligations’ regarding energy and consumption reduction date back to the 1990s (with the introduction of the ‘Legge 10’ in 1991), it is clear the key role that the redevelopment of the existing building stock plays towards the fulfilment of the abovementioned goal. The intervention on the building envelope, as element responsible for the interactions among inside and outside – also in terms of energy flows – would certainly allow an important step to be taken in this direction. It is now well-known that the building sector represents, globally, about the 30% of total energy and associated greenhouse gas emissions; recent researches show how the adoption of intelligent building and systems, if compared to conventional technologies, would lead to a potential energy saving of about 30%, allowing to obtain optimal indoor environmental comfort conditions with minimal energy waste.

Le più recenti direttive europee in materia di contenimento dei consumi ed efficienza energetica del costruito, mirano all’ottenimento di un ambiente climaticamente neutro entro il 2050. Stante il fatto che gran parte del patrimonio attualmente esistente, perlopiù a destinazione residenziale, è stato edificato intorno alla seconda metà del secolo scorso, esso è destinato a perdurare almeno per ulteriori 50 anni. Se si pensa inoltre che, almeno per quel che concerne la situazione italiana, i primi ‘obblighi’ in materia di energia e contenimento dei consumi risalgono agli anni ’90 (con l’introduzione della Legge 10 nel 1991), risulta chiaro il ruolo centrale che la riqualificazione del costruito esistente gioca nella realizzazione del suddetto obbiettivo. L’intervento sull’involucro edilizio, in qualità di elemento responsabile delle interazioni tra interno ed esterno – anche in termini di flussi energetici – consentirebbe certamente di effettuare un importante passo in questa direzione. È oramai cosa nota che il settore degli edifici rappresenti, a livello globale, circa il 30% dell’energia totale e delle emissioni di gas serra ad essa associate; ricerche recenti mostrano come l’adozione di edifici e sistemi intelligenti, i cosiddetti Smart Buildings, ma non solo, rispetto a tecnologie di tipo convenzionale, porterebbe un potenziale risparmio energetico pari a circa il 30%, consentendo di ottenere condizioni di comfort ambientale interno ottimali a fronte di un dispendio energetico minimo.