Prototype-Driven Design in the IoT Age

The complexity involved in developing increasingly smart and interoperable objects, typical of the Internet of Things, is determining new dynamics of interaction between humans and artefacts, prompting us to rethink prototyping methods and practices. With the traditional conception of “doing design”, prototyping refers to an activity that allows designers to assess the validity of a specific design outcome, whilst nowadays, this practice is becoming a driver in the theoretical, methodological and experimental development of both human-centred design and participatory design, in at least two different ways. On the one hand, the prototype is used as a collaborative toolkit for idea generation or to boost co-creation between users and designers. On the other, the prototype becomes a smart object and partner of the designer, capable of co-designing innovative solutions in response to modern complexities or even of defining new alternatives for future research, at the same time prompting reflection on possible implications of digital technology that are not im- mediately evident. Many changes are shaping a central role for prototyping in the various operating contexts of design. This paper reflects on the opportunities created by the prototype-driven approach, analysing three projects that utilize prototypes from three different perspectives: the prototype as a project guide, as a co-ethnographic agent, and thirdly as a provocateur. Finally, the article considers the potential of these new interpretations of the role of prototypes to foster a fresh design perspective aimed at generating new forms of value.

La complessità innescata dallo sviluppo di oggetti sempre più interoperabili e intelligenti, propri dell’Internet of Things, sta determinando nuove dinamiche d’uso e d’interazione tra uomo e artefatto, che richiedono un ripensamento di metodologie e pratiche della prototipazione. Se nella concezione tradizionale del “fare design”, la prototipazione è considerata solo un’attività con cui il designer può verificare la validità di un determinato esito progettuale, oggi tale pratica sta assumendo il ruolo di driver nello sviluppo teorico, metodologico e sperimentale della ricerca partecipativa e human-centred, in almeno due accezioni. Da un lato, il prototipo è impiegato come toolkit collaborativo per generare idee, per stimolare la co-creazione tra utenti e progettisti. Dall’altro, l’artefatto è uno smart object che diventa partner dell’uomo, capace di co-progettare soluzioni innovative in risposta alla complessità contemporanea o persino prefigurare nuove possibilità di ricerca future, aprendo al contempo riflessioni sulle possibili implicazioni non evidenti delle tecnologie digitali. Investigando sui cambiamenti che stanno portando la prototipazione ad assumere oggi un ruolo chiave nei vari contesti operativi del design, questo articolo riflette sulle opportunità concesse dall’approccio prototype-driven, attraverso l’analisi di tre progetti che la sperimentano in prospettive diverse: il prototipo come guida di progetto, come agente co-etnografo, come provocatore. L’articolo vuole aprire una discussione sulle possibilità offerte dalle nuove interpretazioni del ruolo del prototipo, per una diversa prospettiva progettuale tesa a generare nuove forme di valore.