This article is the result of a qualitative, longitudinal, narrative and explanatory research that seeks to give systematicity to memories and gaming experiences of the indigenous Kichwa childhood of Ecuador. This highlights the importance of play in the family and community dimension as a set of natural spaces for playful experiences, which are constituted in pedagogical mediations for the development of cognitive skills and abilities, practice of cultural traditions and customs, acquisition of knowledge and ancestral knowledge, approach to community principles and values, codification of collective commitments and responsibilities, satisfaction of needs and flowering of affections. For this work, first of all, a characterization of the cultural diversity of the Kichwa populations in relation to the political-administrative division of the country is presented. Later an interpretation of their world view is developed in order to understand which cultural practices are reproduced through the game. Finally, learning processes are emphasized through a retrospective survey, which makes its own life stories told by indigenous young people and Kichwa students, who are studying for the basic degree at the Salesian Polytechnic University, and recognize the game as a pedagogical mediation for the reaffirmation of identity in learning from the experiences of adults through the creation and re-creation of concrete actions, which are based on: observing-doing, playing-imitating and listening-remembering.

Il presente articolo è il risultato di una ricerca qualitativa, longitudinale, narrativa ed esplicativa che cerca di dare sistematicità a ricordi ed esperienze di gioco della fanciullezza indigena kichwa dell’Ecuador. In ciò si pone in rilievo l’importanza che riveste il gioco nella dimensione familiare e comunitaria come insieme di spazi naturali delle esperienze ludiche, che si costituiscono in mediazioni pedagogiche per lo sviluppo di abilità e destrezze cognitive, pratica di tradizioni e costumi culturali, acquisizione di conoscenze e saperi ancestrali, accostamento a principi e valori comunitari, codificazione di impegni e responsabilità collettive, soddisfazione di necessità e fioritura di affetti. Per questo lavoro, prima di tutto, si presenta una caratterizzazione della diversità culturale delle popolazioni kichwa in relazione alla suddivisione politico-amministrativa del Paese. In seguito si sviluppa un’interpretazione della loro cosmovisione al fine di comprendere quali pratiche culturali vengono riprodotte per mezzo del gioco. Infine si dà risalto ai processi di apprendimento mediante un’indagine retrospettiva, che fa proprie storie di vita narrate da giovani indigeni e studenti kichwa, che svolgono gli studi per la laurea di base presso l’Università Politecnica Salesiana, e riconoscono il gioco come una mediazione pedagogica per la riaffermazione dell’identità nell’apprendere dalle esperienze degli adulti attraverso la creazione e ri-creazione di azioni concrete, che si basano su: osservare-facendo, giocare-imitando e ascoltare-ricordando.

Il gioco: una mediazione pedagogica nella riaffermazione dell’identità Kichwa in Ecuador

María, Ramírez-Soasti;
2019

Abstract

This article is the result of a qualitative, longitudinal, narrative and explanatory research that seeks to give systematicity to memories and gaming experiences of the indigenous Kichwa childhood of Ecuador. This highlights the importance of play in the family and community dimension as a set of natural spaces for playful experiences, which are constituted in pedagogical mediations for the development of cognitive skills and abilities, practice of cultural traditions and customs, acquisition of knowledge and ancestral knowledge, approach to community principles and values, codification of collective commitments and responsibilities, satisfaction of needs and flowering of affections. For this work, first of all, a characterization of the cultural diversity of the Kichwa populations in relation to the political-administrative division of the country is presented. Later an interpretation of their world view is developed in order to understand which cultural practices are reproduced through the game. Finally, learning processes are emphasized through a retrospective survey, which makes its own life stories told by indigenous young people and Kichwa students, who are studying for the basic degree at the Salesian Polytechnic University, and recognize the game as a pedagogical mediation for the reaffirmation of identity in learning from the experiences of adults through the creation and re-creation of concrete actions, which are based on: observing-doing, playing-imitating and listening-remembering.
2019
978-88-99302-26-9
Il presente articolo è il risultato di una ricerca qualitativa, longitudinale, narrativa ed esplicativa che cerca di dare sistematicità a ricordi ed esperienze di gioco della fanciullezza indigena kichwa dell’Ecuador. In ciò si pone in rilievo l’importanza che riveste il gioco nella dimensione familiare e comunitaria come insieme di spazi naturali delle esperienze ludiche, che si costituiscono in mediazioni pedagogiche per lo sviluppo di abilità e destrezze cognitive, pratica di tradizioni e costumi culturali, acquisizione di conoscenze e saperi ancestrali, accostamento a principi e valori comunitari, codificazione di impegni e responsabilità collettive, soddisfazione di necessità e fioritura di affetti. Per questo lavoro, prima di tutto, si presenta una caratterizzazione della diversità culturale delle popolazioni kichwa in relazione alla suddivisione politico-amministrativa del Paese. In seguito si sviluppa un’interpretazione della loro cosmovisione al fine di comprendere quali pratiche culturali vengono riprodotte per mezzo del gioco. Infine si dà risalto ai processi di apprendimento mediante un’indagine retrospettiva, che fa proprie storie di vita narrate da giovani indigeni e studenti kichwa, che svolgono gli studi per la laurea di base presso l’Università Politecnica Salesiana, e riconoscono il gioco come una mediazione pedagogica per la riaffermazione dell’identità nell’apprendere dalle esperienze degli adulti attraverso la creazione e ri-creazione di azioni concrete, che si basano su: osservare-facendo, giocare-imitando e ascoltare-ricordando.
play, pedagogical mediation, learning, indigenous worldview, Kichwa peoples
gioco, mediazione pedagogica, apprendimento, cosmovisione indigena, popolazioni kichwa
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