L'obiezione di coscienza nel multiculturalismo israeliano

The essay explores and examines the issue of conscientious objection as conceived and regulated in theIsraeli multicultural system. In the belief that it is not fully acceptable to deal with conscientiousobjection with exclusive reference to Jewish law and culture, the essay aims to preliminarily examinethe institution as it has evolved over time, conceptually configured and regulated in the contemporaryworld, in order to define objection in modern western conception. Subsequently, the institutionis compared with Jewish religious principles recognized as uniqueheritage, continuously present in the distant past, after the tragic events of the Second World War andthe establishment of Eretz Israel; to further investigate the significance of the presence of OrthodoxJews in the democratic state of Israel. The article specifically examines the characteristics of the State of Israel and its legal system,evaluating the possibilities of a "true democracy" for the Jewish state of Israel. Moving on to the specific topic of conscientious objection to military conscription, the essay examinesthe relationship between the Defense Service Laws and Israel's conflicting multiculturalism, as well asthe relevance of the role of the Israel Defense Forces as a means of socialization for the less wealthyclasses. This is followed by the topics of conscientious objections of Haredi yeshiva students and thedistinction between full and selective objections, also in light of the jurisprudence of the SupremeCourt. The essay ends with a reflection on the possibility of full regulatory recognition ofconscientious objection in Israel.

Il lavoro tratta ed esamina il tema dell’obiezione di coscienza come concepita e disciplinata nelsistema multiculturale israeliano. Nella convinzione che non risulti pienamente condivisibile occuparsidella obiezione di coscienza con riferimento esclusivo al diritto e alla cultura ebraici, il contributo sipropone di esaminare preliminarmente l’istituto come evolutosi nel tempo, configuratosiconcettualmente e reso normativamente presente nella contemporaneità, per giungere a delinearel’obiezionenella moderna concezione occidentale. Successivamente l’istituto viene posto a confrontocon i principi religiosi ebraici riconosciuti qualepatrimonio unico, continuamente presente nel lontanopassato,dopo le tragiche vicende della seconda guerra mondiale e la costituzione stessa di Eretz Israel;per approfondire altresì il significato della presenza degli ebrei ortodossi nello Stato democratico diIsraele. Il lavoro esamina, in maniera puntuale, le caratteristiche dello Stato d’Israele e del suoordinamento giuridico, valutando le possibilità di una “vera democrazia” per lo stato ebreo di Israele. Passando all’argomento specifico dell’obiezione di coscienza alla coscrizione militare, il contributoesamina le relazioni tra i Defence Service Laws e il multiculturalismo conflittuale di Israele, nonchél’attualità del ruolo delle Israel Defense Forces come strumento di socializzazione per le classi menoagiate. A seguire vengono trattati i temi delle obiezioni di coscienza degli Haredi yeshiva students e ladistinzione tra full e selective objections, anche alla luce della giurisprudenza della Corte Suprema. Ilcontributo termina con una riflessione sulla possibilità di un pieno riconoscimento normativo dellaobiezione di coscienza in Israele.