Semiabbandono, adozione mite, identità del minore. I legami familiari narrati con lessico europeo

Il contributo mette in luce la straordinaria sintonia delle più recenti decisioni dei giudici di legittimità in tema di dichiarazione dello stato di abbandono di minori ai fini dell’adozione legittimante con le indicazioni della Corte europea dei diritti dell’uomo. Per i giudici di Strasburgo nei casi di semiabbandono permanente – caratterizzati non da violenza, da maltrattamenti o da abusi, ma da una condizione di grave vulnerabilità e solitudine esistenziale dei genitori – corrisponde al principio dei best interests of the child conservare le relazioni affettive con la famiglia di origine. Per soddisfare il bisogno fondamentale di mantenere una narrazione familiare tra generazioni, preziosa per la costruzione dell’identità personale e culturale dei bambini coinvolti, la Suprema Corte suggerisce il ricorso alla c.d. adozione mite ai sensi dell’art. 44, comma 1, lett. d della legge n. 184 del 1983.