Urban micro-surgey 5 strategie per una nuova rural-city Le città sono organismi complicati dal punto di vista sociale, simbolico e politico. Il mezzo del progetto urbano, oggi più che mai, sembra potersi ancora una volta aprire la strada per rivendicare quel sofisticato "esprit de corps" tra l'unità e il frammento, tra il continuo e il discontinuo, dell'identica e il differente che vediamo in gran parte delle città di oggi. Molto spesso la pianificazione urbana e soprattutto ambientale sono viste come pezzi di territori manomessi nel tempo e restituiti alla natura; l'interpretazione appare inopportuna, se solo si può immaginare che il valore e la qualità di una piace non abbia bisogno solo della presenza di elementi naturali (con l’eccezione delle foreste, deserti e della distesa Artica), ma anche di un corretto e saggio intervento dell'uomo. In un'analoga considerazione del paesaggio urbano, ogni singola architettura, così come lo studio dei suoi rapporti gerarchici, delle sue dimensioni e della sua qualità con l'ambiente circostante, diventa uno strumento nel processo di accurata contrai complessiva dello scenario metropolitano. Le città sono corpi, abbiamo detto. Abbiamo individuato cinque principali patologie organiche che attualmente colpiscono il corpo di Bologna, proponendo per ognuna di esse un intervento microchirurgico realizzato con varie tecniche non invasive. Pensiamo che questo possa essere un approccio significativo volto a guarire e rimuovere quelle che attualmente costituiscono i maggiori ostacoli a un'alleanza contemporanea tra città e campagna, insomma alla nascita di nuove ruralità. Così come la pratica medica ha bisogno dell'interazione cruciale tra medico e paziente, anche nelle politiche urbane le città devono reagire in qualche modo. Trattare un'area in modo da poter curare, migliorare, stimolare reazioni a catena positive. È essenziale agire per ottenere una rivitalizzazione efficace e portare il corpo a lavorare in un altro modo, più funzionale e forse migliore. Per ciascuna delle "malattie urbane" individuate, proponiamo una strategia di cura associata ad un'azione strettamente localizzata e limitata, considerando che ogni intervento deve essere ripetuto in ogni "punto di affezione" del territorio, in modo da attivare un sistema massiccio di misure curative diffuse. Procedendo in questo modo, vengono messe in atto diverse nuvole di punti curativi sui territori urbani e rurali, promuovendo un'azione globale di lento ma progressivo risveglio urbano. Pensiamo che questa possa rappresentare una delle poche opportunità che la città ha per recuperare la sua perduta integrità. La chirurgia minore, diffusiva, non invasiva e per lo più reversibile sembra essere uno dei pochi mezzi in grado di sanare i conflitti. Città e campagna torneranno a vivere e si fonderanno insieme se solo capaci di tessere insolite relazioni di interdipendenza. Questo sembra realizzabile attraverso la creazione di una serie di nuove connessioni basate su una seria coscienza ecologica, sullo sviluppo e l'utilizzo di fonti energetiche alternative, sulla (ri)progettazione di dinamiche di mobilità. Tutto ciò è concepito nell'ardente intento di spostare la campagna verso la città, non in modo strettamente fisico, ma collegandola in modo efficiente al tessuto della città, arricchendola consapevolmente con accordi sociali e condivisioni identitarie, dando corpo a un nuovo modo di pensare il vivere rurale nel paesaggio urbano. A volte, è l'introduzione di un nuovo costume, di una nuova consuetudine, per creare condizioni positive e di trasformazione. Molte volte è l'intervento umano, senza premesse, senza progettazione o esecuzione di un'opera materiale, a finire per essere una microchirurgia significativa per la città futura.

Concorso Internazionale Towards a RURALCITY; a project for a new alliance town-countryside.

alessandro gaiani;tomas ghisellini
2011

Abstract

Urban micro-surgey 5 strategie per una nuova rural-city Le città sono organismi complicati dal punto di vista sociale, simbolico e politico. Il mezzo del progetto urbano, oggi più che mai, sembra potersi ancora una volta aprire la strada per rivendicare quel sofisticato "esprit de corps" tra l'unità e il frammento, tra il continuo e il discontinuo, dell'identica e il differente che vediamo in gran parte delle città di oggi. Molto spesso la pianificazione urbana e soprattutto ambientale sono viste come pezzi di territori manomessi nel tempo e restituiti alla natura; l'interpretazione appare inopportuna, se solo si può immaginare che il valore e la qualità di una piace non abbia bisogno solo della presenza di elementi naturali (con l’eccezione delle foreste, deserti e della distesa Artica), ma anche di un corretto e saggio intervento dell'uomo. In un'analoga considerazione del paesaggio urbano, ogni singola architettura, così come lo studio dei suoi rapporti gerarchici, delle sue dimensioni e della sua qualità con l'ambiente circostante, diventa uno strumento nel processo di accurata contrai complessiva dello scenario metropolitano. Le città sono corpi, abbiamo detto. Abbiamo individuato cinque principali patologie organiche che attualmente colpiscono il corpo di Bologna, proponendo per ognuna di esse un intervento microchirurgico realizzato con varie tecniche non invasive. Pensiamo che questo possa essere un approccio significativo volto a guarire e rimuovere quelle che attualmente costituiscono i maggiori ostacoli a un'alleanza contemporanea tra città e campagna, insomma alla nascita di nuove ruralità. Così come la pratica medica ha bisogno dell'interazione cruciale tra medico e paziente, anche nelle politiche urbane le città devono reagire in qualche modo. Trattare un'area in modo da poter curare, migliorare, stimolare reazioni a catena positive. È essenziale agire per ottenere una rivitalizzazione efficace e portare il corpo a lavorare in un altro modo, più funzionale e forse migliore. Per ciascuna delle "malattie urbane" individuate, proponiamo una strategia di cura associata ad un'azione strettamente localizzata e limitata, considerando che ogni intervento deve essere ripetuto in ogni "punto di affezione" del territorio, in modo da attivare un sistema massiccio di misure curative diffuse. Procedendo in questo modo, vengono messe in atto diverse nuvole di punti curativi sui territori urbani e rurali, promuovendo un'azione globale di lento ma progressivo risveglio urbano. Pensiamo che questa possa rappresentare una delle poche opportunità che la città ha per recuperare la sua perduta integrità. La chirurgia minore, diffusiva, non invasiva e per lo più reversibile sembra essere uno dei pochi mezzi in grado di sanare i conflitti. Città e campagna torneranno a vivere e si fonderanno insieme se solo capaci di tessere insolite relazioni di interdipendenza. Questo sembra realizzabile attraverso la creazione di una serie di nuove connessioni basate su una seria coscienza ecologica, sullo sviluppo e l'utilizzo di fonti energetiche alternative, sulla (ri)progettazione di dinamiche di mobilità. Tutto ciò è concepito nell'ardente intento di spostare la campagna verso la città, non in modo strettamente fisico, ma collegandola in modo efficiente al tessuto della città, arricchendola consapevolmente con accordi sociali e condivisioni identitarie, dando corpo a un nuovo modo di pensare il vivere rurale nel paesaggio urbano. A volte, è l'introduzione di un nuovo costume, di una nuova consuetudine, per creare condizioni positive e di trasformazione. Molte volte è l'intervento umano, senza premesse, senza progettazione o esecuzione di un'opera materiale, a finire per essere una microchirurgia significativa per la città futura.
2011
micro-surgery, architectural parasites, ground densification, depurative gardens
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2424682
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