Il contributo affronta l’esperienza della scultura a Salerno nel corso del decennio Settanta. È un’analisi che prende avvio dalla considerazione del cambiamento che ha interessato lo stesso concetto di scultura e il suo statuto sin dalle avanguardie e, con maggiore evidenza, nella seconda metà del Novecento. In tale ottica esso si sofferma a registrare le personalità che hanno animato il tessuto artistico salernitano in quell’arco di tempo. Figure il cui esercizio è esaminato in relazione al contesto nel quale hanno operato e, altresì, in una lettura che pone più ampi margini di confronto. Sulla base di principi insiti alle potenzialità del fare scultura quali la forma, lo spazio, il tempo, la struttura, la materia, la verifica è sulla coesistenza di linguaggi diversificati. Alcuni cioè ancora eredi di una tradizione della scultura che, intesa come statuaria, vede al centro prevalentemente la presenza della figura umana, altri che da tale tradizione prendono le distanze indirizzando la propria ricerca verso nuove soluzioni narrative.
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Data di pubblicazione: | 2020 | |
Titolo: | Nel corpo di un decennio. Esperienze della scultura a Salerno negli anni Settanta | |
Autori: | Fiorillo, A. P. | |
Rivista: | RASSEGNA STORICA SALERNITANA | |
Keywords: | Scultura, Settanta, Salerno | |
Abstract in italiano: | Il contributo affronta l’esperienza della scultura a Salerno nel corso del decennio Settanta. È un’analisi che prende avvio dalla considerazione del cambiamento che ha interessato lo stesso concetto di scultura e il suo statuto sin dalle avanguardie e, con maggiore evidenza, nella seconda metà del Novecento. In tale ottica esso si sofferma a registrare le personalità che hanno animato il tessuto artistico salernitano in quell’arco di tempo. Figure il cui esercizio è esaminato in relazione al contesto nel quale hanno operato e, altresì, in una lettura che pone più ampi margini di confronto. Sulla base di principi insiti alle potenzialità del fare scultura quali la forma, lo spazio, il tempo, la struttura, la materia, la verifica è sulla coesistenza di linguaggi diversificati. Alcuni cioè ancora eredi di una tradizione della scultura che, intesa come statuaria, vede al centro prevalentemente la presenza della figura umana, altri che da tale tradizione prendono le distanze indirizzando la propria ricerca verso nuove soluzioni narrative. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11392/2420696 | |
Appare nelle tipologie: | 03.1 Articolo su rivista |