Nel volume Who cares? Il lavoro nell’ambito dei servizi di cura alla persona (Napoli: Jovene, 2020), l’A. si propone di verificare quale impatto hanno avuto sulle condizioni di lavoro di chi opera nell’ambito dei servizi di cura alla persona due fenomeni distinti ma connessi: l’esternalizzazione dei servizi di cura alla persona e l’incremento dell’acquisto, nel mercato, di tali servizi da parte dei beneficiari e delle loro famiglie (c.d. welfare fai-da-te). A tal fine, l’A. individua alcuni casi emblematici che si collocano nell’ambito dei servizi pubblici a gestione indiretta, dei servizi privati residenziali e dei servizi privati a domicilio. Dopo avere sinteticamente presentate le principali caratteristiche del welfare italiano (la forte differenziazione territoriale; il fondamentale ruolo delle famiglie; la prevalenza dei trattamenti monetari; la scarsa considerazione del lavoro di cura; la forte presenza di lavoratrici migranti nel settore), l'A. spiega perché, nel nostro ordinamento, si promuove e si incentiva il welfare fai-da-te, offrendo alle persone bisognose di cura soluzioni low-cost. Come l’A. ribadisce in più occasioni, il basso costo dei servizi di cura è il risultato sia dell’impiego di tecniche legali di contenimento del costo del lavoro (quali, il dumping contrattuale, la miniaturizzazione e la frammentazione della tipologia di servizi, la scarsa presenza del sindacato), sia della forte presenza di irregolarità che stentano a essere represse, a causa di una pluralità di fattori (quali, le difficoltà per i migranti di denunciare le irregolarità, la problematicità dei controlli a domicilio, l’inefficacia delle sanzioni).

Who Cares? Il lavoro nell'ambito dei servizi di cura alla persona

Silvia Borelli
2020

Abstract

Nel volume Who cares? Il lavoro nell’ambito dei servizi di cura alla persona (Napoli: Jovene, 2020), l’A. si propone di verificare quale impatto hanno avuto sulle condizioni di lavoro di chi opera nell’ambito dei servizi di cura alla persona due fenomeni distinti ma connessi: l’esternalizzazione dei servizi di cura alla persona e l’incremento dell’acquisto, nel mercato, di tali servizi da parte dei beneficiari e delle loro famiglie (c.d. welfare fai-da-te). A tal fine, l’A. individua alcuni casi emblematici che si collocano nell’ambito dei servizi pubblici a gestione indiretta, dei servizi privati residenziali e dei servizi privati a domicilio. Dopo avere sinteticamente presentate le principali caratteristiche del welfare italiano (la forte differenziazione territoriale; il fondamentale ruolo delle famiglie; la prevalenza dei trattamenti monetari; la scarsa considerazione del lavoro di cura; la forte presenza di lavoratrici migranti nel settore), l'A. spiega perché, nel nostro ordinamento, si promuove e si incentiva il welfare fai-da-te, offrendo alle persone bisognose di cura soluzioni low-cost. Come l’A. ribadisce in più occasioni, il basso costo dei servizi di cura è il risultato sia dell’impiego di tecniche legali di contenimento del costo del lavoro (quali, il dumping contrattuale, la miniaturizzazione e la frammentazione della tipologia di servizi, la scarsa presenza del sindacato), sia della forte presenza di irregolarità che stentano a essere represse, a causa di una pluralità di fattori (quali, le difficoltà per i migranti di denunciare le irregolarità, la problematicità dei controlli a domicilio, l’inefficacia delle sanzioni).
2020
9788824326612
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