L’ingresso del tempo di notte nel perimetro applicativo dell’aggravante della minorata difesa è stato costantemente vagliato dalla giurisprudenza, specie in rapporto alla fattispecie di furto. Tra pronunce fondate sull’automatismo applicativo della circostanza de qua in ragione del mero momento temporale di consumazione del reato e pronunce richiedenti invece l’accertamento della reale capacità offensiva della notte, la Corte di cassazione ha di recente sposato il secondo orientamento con una sentenza che meritoriamente dà atto dell’incidenza del problema in oggetto, in apparenza marginale, sulla stessa dimensione sistemica degli elementi circostanziali.
Tempo di notte e minorata difesa al banco di prova dell’offensività
Venturoli Marco
2018
Abstract
L’ingresso del tempo di notte nel perimetro applicativo dell’aggravante della minorata difesa è stato costantemente vagliato dalla giurisprudenza, specie in rapporto alla fattispecie di furto. Tra pronunce fondate sull’automatismo applicativo della circostanza de qua in ragione del mero momento temporale di consumazione del reato e pronunce richiedenti invece l’accertamento della reale capacità offensiva della notte, la Corte di cassazione ha di recente sposato il secondo orientamento con una sentenza che meritoriamente dà atto dell’incidenza del problema in oggetto, in apparenza marginale, sulla stessa dimensione sistemica degli elementi circostanziali.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.