Allo stato attuale, il progetto di riformulazione della soggettività giuridica sostenuto dalle teorie critiche del diritto pare ancora incompiuto. Eppure, in questa sede intendo avvalermi di tale apparato concettuale per riflettere su alcuni mutamenti che hanno interessato due delle tecniche di separazione e gerarchizzazione summenzionate (la designazione di soggetti deboli, fragili e vulnerabili e la previsione di correlati meccanismi di incapacitazione), in quanto giocano un ruolo fondamentale nella considerazione delle persone con disabilità quali soggetti di diritto. A tal fine, dapprima mi soffermerò sugli effetti escludenti prodotti dalla nozione di capacità e debolezza nell’ambito giuridico (§ 2), poi sulla concezione relazionale di soggettività e di autonomia, che nell’ordinamento italiano sembra presupposta dall’istituto dell’amministrazione di sostegno (AdS), mentre a livello internazionale è accolta dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (CRPD). Questa scelta si giustifica con il fatto che il modello epistemologico in oggetto sembra in grado di riconfigurare la contrapposizione tra soggetti forti e deboli, favorendo l’inclusione di questi ultimi e, in particolare, delle persone con disabilità (§ 3).

Soggetti forti vs. soggetti deboli? Sulla persistente (in)attualità di una fortunata distinzione concettuale

Maria Giulia Bernardini
2020

Abstract

Allo stato attuale, il progetto di riformulazione della soggettività giuridica sostenuto dalle teorie critiche del diritto pare ancora incompiuto. Eppure, in questa sede intendo avvalermi di tale apparato concettuale per riflettere su alcuni mutamenti che hanno interessato due delle tecniche di separazione e gerarchizzazione summenzionate (la designazione di soggetti deboli, fragili e vulnerabili e la previsione di correlati meccanismi di incapacitazione), in quanto giocano un ruolo fondamentale nella considerazione delle persone con disabilità quali soggetti di diritto. A tal fine, dapprima mi soffermerò sugli effetti escludenti prodotti dalla nozione di capacità e debolezza nell’ambito giuridico (§ 2), poi sulla concezione relazionale di soggettività e di autonomia, che nell’ordinamento italiano sembra presupposta dall’istituto dell’amministrazione di sostegno (AdS), mentre a livello internazionale è accolta dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (CRPD). Questa scelta si giustifica con il fatto che il modello epistemologico in oggetto sembra in grado di riconfigurare la contrapposizione tra soggetti forti e deboli, favorendo l’inclusione di questi ultimi e, in particolare, delle persone con disabilità (§ 3).
2020
978-88-243-2647-6
disabilità, capacità, capacità universale, soggetto di diritto, soggetto, teorie critiche del diritto, modello relazionale, autonomia, amministrazione di sostegno, CRPD
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
BERNARDINI_Soggetti forti vs. deboli.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Full text (versione editoriale)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 104.83 kB
Formato Adobe PDF
104.83 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2418248
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact