Il disegno del dettaglio costruttivo, quello, per intenderci, che arriva almeno alla scala 1:5, sembra essere ancora una capacità progettuale appannaggio di pochi progettisti. Molti di questi hanno perso l’abitudine a lavorare a piccola scala, causa forse il complessificarsi delle tecnologie costruttive che spesso richiedono capacità tecniche e conoscenze che non fanno parte del normale bagaglio culturale della maggior parte dei progettisti; o magari perché certe tecnologie sono ormai così complesse che possono essere gestite solo da specialisti; o, ancora, perché forse l’architetto ritiene di dover gestire prevalentemente gli aspetti artistici del proprio lavoro, lasciando ad altri l’onere di confrontarsi con la “banale” tecnica; o forse, e non ultimo, perché il progetto di dettaglio impegna il tecnico molto di più di quanto alla fine la parcella professionale riesca a remunerare.
Il dettaglio costruttivo
G. Zannoni
Writing – Review & Editing
2020
Abstract
Il disegno del dettaglio costruttivo, quello, per intenderci, che arriva almeno alla scala 1:5, sembra essere ancora una capacità progettuale appannaggio di pochi progettisti. Molti di questi hanno perso l’abitudine a lavorare a piccola scala, causa forse il complessificarsi delle tecnologie costruttive che spesso richiedono capacità tecniche e conoscenze che non fanno parte del normale bagaglio culturale della maggior parte dei progettisti; o magari perché certe tecnologie sono ormai così complesse che possono essere gestite solo da specialisti; o, ancora, perché forse l’architetto ritiene di dover gestire prevalentemente gli aspetti artistici del proprio lavoro, lasciando ad altri l’onere di confrontarsi con la “banale” tecnica; o forse, e non ultimo, perché il progetto di dettaglio impegna il tecnico molto di più di quanto alla fine la parcella professionale riesca a remunerare.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.