È indubbio che il cyberspazio e la composizione delle relative forme di vita post-organiche saranno nell’immediato futuro il punto centrale di una intensa speculazione e di duri scontri e dibattiti, soprattutto se si tiene conto che non solo le grandi multinazionali, ma anche le imprese di ricerca e di sviluppo, i dipartimenti universitari e i singoli ricercatori sono attualmente impegnati nella discussione e nella ingegnerizzazione della natura ontologica e normativa del cyberspazio. Ogni giorno vengono compiute 3,3 miliardi di richieste sui 30.000 miliardi di pagine indicizzate da Google; su Facebook vengono condivisi più di 350 milioni di foto e 4,5 miliardi di likes; 3 miliardi di cittadini digitali si scambiano 144 miliardi di mail. Oggi, generiamo questo volume d’informazioni in due giorni1. Le persone sono ormai gli abitanti digitali della rete: esse si esprimono in modo anonimo, ma allo stesso tempo hanno un profilo e cercano senza posa la sua ottimizzazione in un intreccio perenne tra spazi online e spazi offline all’interno di un frame complessivo che trova nella realtà (mediata o non mediata) le sue pratiche, le sue rappresentazioni e le sue conseguenze.
La persona digitale tra habeas corpus e habeas data
Maestri, E.
2020
Abstract
È indubbio che il cyberspazio e la composizione delle relative forme di vita post-organiche saranno nell’immediato futuro il punto centrale di una intensa speculazione e di duri scontri e dibattiti, soprattutto se si tiene conto che non solo le grandi multinazionali, ma anche le imprese di ricerca e di sviluppo, i dipartimenti universitari e i singoli ricercatori sono attualmente impegnati nella discussione e nella ingegnerizzazione della natura ontologica e normativa del cyberspazio. Ogni giorno vengono compiute 3,3 miliardi di richieste sui 30.000 miliardi di pagine indicizzate da Google; su Facebook vengono condivisi più di 350 milioni di foto e 4,5 miliardi di likes; 3 miliardi di cittadini digitali si scambiano 144 miliardi di mail. Oggi, generiamo questo volume d’informazioni in due giorni1. Le persone sono ormai gli abitanti digitali della rete: esse si esprimono in modo anonimo, ma allo stesso tempo hanno un profilo e cercano senza posa la sua ottimizzazione in un intreccio perenne tra spazi online e spazi offline all’interno di un frame complessivo che trova nella realtà (mediata o non mediata) le sue pratiche, le sue rappresentazioni e le sue conseguenze.File | Dimensione | Formato | |
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