Nell’ambito del recente interesse per i fenomeni di formazione che portarono alla creazione della città greca, l’attenzione degli studi si è più volte concentrata sul valore degli spazi condivisi dalle prime comunità, per i loro pregnanti significati concettuali e spaziali : il grado di integrazione e di specializzazione funzionale degli spazi pubblici in relazione sia al centro urbano in fase di formazione che al processo di organizzazione del territorio in cui lo stesso si sviluppa è stato uno dei criteri maggiormente utilizzati per definire lo stadio e le forme di urbanizzazione della polis di età arcaica. L’analisi di tali elementi urbanistici è stata quindi affrontata da un punto di vista non tanto architettonico (l’organizzazione architettonica degli spazi urbani si definisce solo nel corso del tempo), ma soprattutto sociale e politico, essendo in tali luoghi che si costituisce l’identità di una comunità che si riconosce in quanto tale : il processo di acquisizione identitaria degli abitanti dei nuovi centri urbani si consolida proprio in tutte le manifestazioni di carattere collettivo, sacro e politico. L’istituzione di spazi di dominio pubblico, presupponendo l’esistenza di un centro decisionale in grado di scegliere per la collettività e di mobilitare le risorse necessarie per il loro allestimento, testimonierebbe infatti una compiuta definizione e organizzazione del potere. Queste specifiche zone dell’abitato inoltre, allestite grazie allo sforzo collettivo, rifletterebbero e di rimando influenzerebbero la rappresentazione che la comunità della polis si è data dei propri spazi, affidando ai monumenta l’ostentazione di sé e dei suoi valori : è qui che la stessa si esprime al massimo in senso religioso, civico ed economico. In questo senso, l’istituzionalizzazione degli spazi pubblici è apparsa come segno tangibile dell’avvenuta organizzazione e integrazione sociale e quindi dell’acquisizione di una coscienza identitaria della popolazione rispetto alla città, mentre lo studio del fenomeno è sembrato determinante per la comprensione delle concezioni spaziali e quindi dei modi di organizzazione sociale in uso nel mondo greco del periodo alto-arcaico.
IL RUOLO DEI CULTI NELLA FORMAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO.IL CASO DELL’AGORA DI CORINTO
Dubbini R.
2013
Abstract
Nell’ambito del recente interesse per i fenomeni di formazione che portarono alla creazione della città greca, l’attenzione degli studi si è più volte concentrata sul valore degli spazi condivisi dalle prime comunità, per i loro pregnanti significati concettuali e spaziali : il grado di integrazione e di specializzazione funzionale degli spazi pubblici in relazione sia al centro urbano in fase di formazione che al processo di organizzazione del territorio in cui lo stesso si sviluppa è stato uno dei criteri maggiormente utilizzati per definire lo stadio e le forme di urbanizzazione della polis di età arcaica. L’analisi di tali elementi urbanistici è stata quindi affrontata da un punto di vista non tanto architettonico (l’organizzazione architettonica degli spazi urbani si definisce solo nel corso del tempo), ma soprattutto sociale e politico, essendo in tali luoghi che si costituisce l’identità di una comunità che si riconosce in quanto tale : il processo di acquisizione identitaria degli abitanti dei nuovi centri urbani si consolida proprio in tutte le manifestazioni di carattere collettivo, sacro e politico. L’istituzione di spazi di dominio pubblico, presupponendo l’esistenza di un centro decisionale in grado di scegliere per la collettività e di mobilitare le risorse necessarie per il loro allestimento, testimonierebbe infatti una compiuta definizione e organizzazione del potere. Queste specifiche zone dell’abitato inoltre, allestite grazie allo sforzo collettivo, rifletterebbero e di rimando influenzerebbero la rappresentazione che la comunità della polis si è data dei propri spazi, affidando ai monumenta l’ostentazione di sé e dei suoi valori : è qui che la stessa si esprime al massimo in senso religioso, civico ed economico. In questo senso, l’istituzionalizzazione degli spazi pubblici è apparsa come segno tangibile dell’avvenuta organizzazione e integrazione sociale e quindi dell’acquisizione di una coscienza identitaria della popolazione rispetto alla città, mentre lo studio del fenomeno è sembrato determinante per la comprensione delle concezioni spaziali e quindi dei modi di organizzazione sociale in uso nel mondo greco del periodo alto-arcaico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.