The Museum of Paleontology and Prehistory “P. Leonardi” was founded in the mid-60s by Professor Piero Leonardi, who aimed to create an exhibition dedicated to university teaching. Over the years, the continuous and growing demand led to a reconfiguration of the Museum for an open enjoyment to a wider and more diversified public. Unfortunately, in 2012 the Museum was damaged by the earthquake that struck the Emilia Romagna region; since then, the Museum cannot be visited while awaiting for the renovation work. Accessibility, involvement and identification are the elements necessary for the museum experience to be fully lived. In order to respond to different fruition needs an integrated enhancement project has been developed, involving the digitization of the collections by new technologies; this attempt to create a virtual and dynamic environment has the dual purpose of allowing consultation to researchers and students and to set up virtual paths for non-academic users.

Il Museo di Paleontologia e Preistoria “P. Leonardi” è stato fondato nel 1964 dal Prof. Piero Leonardi per promuovere la didattica delle Scienze della Terra nell’Università di Ferrara. Alla fine degli anni ’70 l’aumento di interesse per le discipline naturalistiche nella scuola portò ad una continua e crescente richiesta di fruizione del Museo mediante l’organizzazione di visite guidate per le scuole primarie di primo e secondo grado che coinvolse annualmente migliaia di studenti. Nel 2012, queste attività sono state interrotte a causa del terremoto in Emilia che ha reso inagibile il Museo, chiudendolo al pubblico. L’impossibilità di far fruire le collezioni al pubblico ha portato ad adottare strategie diversificate per mantenere in vita il Museo nel territorio ferrarese. L’impiego di nuove tecnologie in ambito museale ha portato a studiare nuove soluzioni per la digitalizzazione delle collezioni e alla realizzazione di un museo virtuale in attesa della riapertura.

Il Museo Universitario di Paleontologia e Preistoria “P. Leonardi”: divulgazione e nuove tecnologie per un museo aperto a porte chiuse

Bertolini Marco
Primo
;
Thun Hohenstein Ursula
Secondo
;
Pasini Alba
Penultimo
;
Poletti Giorgio
Ultimo
2019

Abstract

The Museum of Paleontology and Prehistory “P. Leonardi” was founded in the mid-60s by Professor Piero Leonardi, who aimed to create an exhibition dedicated to university teaching. Over the years, the continuous and growing demand led to a reconfiguration of the Museum for an open enjoyment to a wider and more diversified public. Unfortunately, in 2012 the Museum was damaged by the earthquake that struck the Emilia Romagna region; since then, the Museum cannot be visited while awaiting for the renovation work. Accessibility, involvement and identification are the elements necessary for the museum experience to be fully lived. In order to respond to different fruition needs an integrated enhancement project has been developed, involving the digitization of the collections by new technologies; this attempt to create a virtual and dynamic environment has the dual purpose of allowing consultation to researchers and students and to set up virtual paths for non-academic users.
2019
978-88-908819-2-3
Il Museo di Paleontologia e Preistoria “P. Leonardi” è stato fondato nel 1964 dal Prof. Piero Leonardi per promuovere la didattica delle Scienze della Terra nell’Università di Ferrara. Alla fine degli anni ’70 l’aumento di interesse per le discipline naturalistiche nella scuola portò ad una continua e crescente richiesta di fruizione del Museo mediante l’organizzazione di visite guidate per le scuole primarie di primo e secondo grado che coinvolse annualmente migliaia di studenti. Nel 2012, queste attività sono state interrotte a causa del terremoto in Emilia che ha reso inagibile il Museo, chiudendolo al pubblico. L’impossibilità di far fruire le collezioni al pubblico ha portato ad adottare strategie diversificate per mantenere in vita il Museo nel territorio ferrarese. L’impiego di nuove tecnologie in ambito museale ha portato a studiare nuove soluzioni per la digitalizzazione delle collezioni e alla realizzazione di un museo virtuale in attesa della riapertura.
University museum, new technologies, virtual reality, high resolution images
Musei universitari, nuove tecnologie, realtà virtuale, immagini ad alta risoluzione
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