Il tema delle migrazioni è centrale per il dibattito pubblico contemporaneo, a tal punto da determinare l’agenda politica in molti paesi europei e non solo. Tuttavia, le persone migranti vivono in una condizione di invisibilità epistemologica, ontologica e pratica. In particolare, le persone migranti con disabilità difficilmente ottengono attenzione. Eppure, è di tutta evidenza che esiste un rapporto molto stretto tra migrazione e disabilità: innanzitutto, perché anche le persone con disabilità (congenite o acquisite) possono decidere di migrare, ma anche perché non è infrequente che la disabilità stessa sia conseguenza di fattori ambientali e strutturali (inclusa la povertà), o che le persone diventino disabili perché si trovano a vivere in contesti di guerra e conflitto armato, oppure perché sono vittime di disastri naturali, o ancora subiscono violenza. Infatti, non è infrequente che la disabilità si manifesti nei termini di un disturbo post-traumatico. La consistenza del fenomeno in oggetto, dunque, pone rilevanti questioni relative alla tutela dei diritti, sia sul piano giuridico, sia per quanto attiene al rilevante impatto sui sistemi educativi e sociosanitari dei Paesi di accoglienza, in relazione all’effettività del percorso di inclusione. Il volume è pensato per promuovere un dialogo interdisciplinare che consenta di analizzare alcune delle più rilevanti questioni poste dalla specificità delle persone migranti con disabilità, mediante una riflessione che percorre molteplici livelli di analisi (a partire da quelli teorico-giuridico, istituzionale e medico-legale), al fine di promuovere il superamento delle criticità esistenti in relazione alla tutela dei diritti di tali soggetti.
Intersezioni critiche. Un'introduzione
Bernardini Maria Giulia
2019
Abstract
Il tema delle migrazioni è centrale per il dibattito pubblico contemporaneo, a tal punto da determinare l’agenda politica in molti paesi europei e non solo. Tuttavia, le persone migranti vivono in una condizione di invisibilità epistemologica, ontologica e pratica. In particolare, le persone migranti con disabilità difficilmente ottengono attenzione. Eppure, è di tutta evidenza che esiste un rapporto molto stretto tra migrazione e disabilità: innanzitutto, perché anche le persone con disabilità (congenite o acquisite) possono decidere di migrare, ma anche perché non è infrequente che la disabilità stessa sia conseguenza di fattori ambientali e strutturali (inclusa la povertà), o che le persone diventino disabili perché si trovano a vivere in contesti di guerra e conflitto armato, oppure perché sono vittime di disastri naturali, o ancora subiscono violenza. Infatti, non è infrequente che la disabilità si manifesti nei termini di un disturbo post-traumatico. La consistenza del fenomeno in oggetto, dunque, pone rilevanti questioni relative alla tutela dei diritti, sia sul piano giuridico, sia per quanto attiene al rilevante impatto sui sistemi educativi e sociosanitari dei Paesi di accoglienza, in relazione all’effettività del percorso di inclusione. Il volume è pensato per promuovere un dialogo interdisciplinare che consenta di analizzare alcune delle più rilevanti questioni poste dalla specificità delle persone migranti con disabilità, mediante una riflessione che percorre molteplici livelli di analisi (a partire da quelli teorico-giuridico, istituzionale e medico-legale), al fine di promuovere il superamento delle criticità esistenti in relazione alla tutela dei diritti di tali soggetti.File | Dimensione | Formato | |
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