The Istòri dóu rèi mort qu’anavo à la desciso (History of the dead king who descended the river), 1961, is an epic poem by Mas-Felipe Delavouët (1920-1990), inspired by medieval legends connected to the Rhone river. The dead king is embalmed in the kitchens of his manor and then recomposed with the insignia of his royalty. The nocturnal journey of the noble corpse on the boat filled with its treasures is a solemn transition to an unearthly royalty, consecrated by the privilege of burial in the cemetery of the Alyscamps. Max-Philippe Delavouët is the author of five books of poems waiting to be translated into Italian

L’Istòri dóu rèi mort qu’anavo à la desciso è un poema epico di MasFelipe Delavouët (1920-1990), composto in alessandrini ed esemplato su leggende rodaniane che affondano le loro radici in fonti medievali. Quanto a tale desciso, ovvero la discesa della corrente del Rodano, il riferimento più prossimo è al maestro Mistral, e al suo Poema del Rodano (Lou Pouèmo dóu Rose, 1897), composto in dodici canti. Il venerato maestro fu anche compilatore di racconti tradizionali che risalgono al motivo della barca dei morti, quei paladini della fede le cui salme venivano affidate alla corrente del fiume che li avrebbe trasportati al santo sepolcreto degli Alyscamps. Tale leggenda, nel medioevo, è nota almeno dagli Otia Imperialia di Gervasio di Tilbury e nel Roman de Saint Trophime, del primo quarto del XIII secolo. Quello di Delavouët è dunque un omaggio a narrazioni tradizionali radicate nel comune fiume identitario, ma, nel caso dell’Istòri, anche una riflessione poetica su regalità terrene che flottano nel fiume della storia degli uomini, nel «letto regale di ogni regalità», ovvero, nella perennità di un maestoso elemento naturale.

Da Gervasio di Tilbury a M.F. Delavouët: l’Istòri dóu rèi mort qu’anavo à la desciso

Longobardi, Monica
2019

Abstract

The Istòri dóu rèi mort qu’anavo à la desciso (History of the dead king who descended the river), 1961, is an epic poem by Mas-Felipe Delavouët (1920-1990), inspired by medieval legends connected to the Rhone river. The dead king is embalmed in the kitchens of his manor and then recomposed with the insignia of his royalty. The nocturnal journey of the noble corpse on the boat filled with its treasures is a solemn transition to an unearthly royalty, consecrated by the privilege of burial in the cemetery of the Alyscamps. Max-Philippe Delavouët is the author of five books of poems waiting to be translated into Italian
2019
978-88-6274-999-2
L’Istòri dóu rèi mort qu’anavo à la desciso è un poema epico di MasFelipe Delavouët (1920-1990), composto in alessandrini ed esemplato su leggende rodaniane che affondano le loro radici in fonti medievali. Quanto a tale desciso, ovvero la discesa della corrente del Rodano, il riferimento più prossimo è al maestro Mistral, e al suo Poema del Rodano (Lou Pouèmo dóu Rose, 1897), composto in dodici canti. Il venerato maestro fu anche compilatore di racconti tradizionali che risalgono al motivo della barca dei morti, quei paladini della fede le cui salme venivano affidate alla corrente del fiume che li avrebbe trasportati al santo sepolcreto degli Alyscamps. Tale leggenda, nel medioevo, è nota almeno dagli Otia Imperialia di Gervasio di Tilbury e nel Roman de Saint Trophime, del primo quarto del XIII secolo. Quello di Delavouët è dunque un omaggio a narrazioni tradizionali radicate nel comune fiume identitario, ma, nel caso dell’Istòri, anche una riflessione poetica su regalità terrene che flottano nel fiume della storia degli uomini, nel «letto regale di ogni regalità», ovvero, nella perennità di un maestoso elemento naturale.
Letteratura occitanica del Novecento, Mas-Felipe Delavouët, Leggende medievali rodaniane, Cimitero degli Alyscamps, La barca dei morti
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