L’obiettivo dell'articolo è duplice e consiste, innanzi tutto, nell’individuare le Regioni che nella attuale programmazione e gestione delle quote dei FSE hanno previsto specifiche misure a favore degli studi professionali e, in secondo luogo, verificare – nello specifico caso della Regione Emilia-Romagna – se l’intervento condotto da tale Amministrazione risulta coerente con la fondamentale finalità della politica di coesione, con cui tale intervento viene finanziato. Per conseguire tale non semplice obiettivo s’intende procedere nel seguente modo. Dopo aver sinteticamente esposto la normativa vigente, a livello europeo ed italiano, in merito alla possibilità per le Amministrazioni pubbliche di assumere provvedimenti a favore dei liberi professionisti avvalendosi dei FSE, si ricordano altrettanto sinteticamente gli strumenti a loro disposizione per conseguire tale finalità. Successivamente, si illustrano le iniziative recentemente condotte dalle Regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna a cui si presterà particolare attenzione perché questa Regione coglie un aspetto problematico presentato dagli studi professionali, cioè la loro non sempre adeguata dotazione tecnologica, individuando appunto nel loro adeguamento tecnologico lo specifico obiettivo del suo intervento. Nella parte conclusiva si conduce una verifica empirica mediante la quale è possibile valutare criticamente la misura assunta da tale Amministrazione regionale il cui esito finora ottenuto non sembra pienamente coerente con la finalità generale della politica di coesione dell’UE, vale a dire il riequilibrio socio-economico tra le varie porzioni del territorio regionale.
L'intervento delle Regioni a favore degli studi professionali. Una prima analisi critica
Monia, Barca;Aurelio, Bruzzo
2019
Abstract
L’obiettivo dell'articolo è duplice e consiste, innanzi tutto, nell’individuare le Regioni che nella attuale programmazione e gestione delle quote dei FSE hanno previsto specifiche misure a favore degli studi professionali e, in secondo luogo, verificare – nello specifico caso della Regione Emilia-Romagna – se l’intervento condotto da tale Amministrazione risulta coerente con la fondamentale finalità della politica di coesione, con cui tale intervento viene finanziato. Per conseguire tale non semplice obiettivo s’intende procedere nel seguente modo. Dopo aver sinteticamente esposto la normativa vigente, a livello europeo ed italiano, in merito alla possibilità per le Amministrazioni pubbliche di assumere provvedimenti a favore dei liberi professionisti avvalendosi dei FSE, si ricordano altrettanto sinteticamente gli strumenti a loro disposizione per conseguire tale finalità. Successivamente, si illustrano le iniziative recentemente condotte dalle Regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna a cui si presterà particolare attenzione perché questa Regione coglie un aspetto problematico presentato dagli studi professionali, cioè la loro non sempre adeguata dotazione tecnologica, individuando appunto nel loro adeguamento tecnologico lo specifico obiettivo del suo intervento. Nella parte conclusiva si conduce una verifica empirica mediante la quale è possibile valutare criticamente la misura assunta da tale Amministrazione regionale il cui esito finora ottenuto non sembra pienamente coerente con la finalità generale della politica di coesione dell’UE, vale a dire il riequilibrio socio-economico tra le varie porzioni del territorio regionale.File | Dimensione | Formato | |
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