Lo sviluppo di tecnologie digitali che oggi trovano applicazione nell’industria delle costruzioni concorrono a definire nuovi linguaggi e obiettivi progettuali. In particolare, la sperimentazione in architettura di procedure di stampa 3D ha rappresentato una possibilità di aggiornamento di consolidate metodologie progettuali e costruttive. Le stampanti 3D in grado di sostenere il salto di scala dall’oggetto di design al componente edilizio si distinguono principalmente in estrusori a freddo e in sistemi di ugelli progettati per il deposito di inerti sottili alternati a strati di legante. Quest’ultimo procedimento consente la realizzazione di volumi in forme libere e senza limitazioni geometriche, aprendo un dibattito sull’opportunità di approfondire inediti linguaggi di progettazione architettonica la cui sintassi può essere generata da regole universali derivanti da algoritmi e modelli matematici parametrici. La possibilità di svincolarsi dai limiti progettuali imposti da sistemi produttivi tradizionali ha dato avvio all’elaborazione di ipotesi costruttive il cui linguaggio espressivo si rifà a layout geometrici derivanti dall’osservazione a scala ravvicinata dalla natura - architettura biomimetica - da cui trarre esempio per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e delle prestazioni strutturali dei materiali (deposito di layer materici solo dove indispensabile, senza sprechi). Gli esiti prodotti da tali processi produttivi si ritiene possano risultare rispondenti ai criteri di sostenibilità nelle diverse declinazioni.

Progettazione digitale e additive layer manufacturing.

Sara Codarin
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2018

Abstract

Lo sviluppo di tecnologie digitali che oggi trovano applicazione nell’industria delle costruzioni concorrono a definire nuovi linguaggi e obiettivi progettuali. In particolare, la sperimentazione in architettura di procedure di stampa 3D ha rappresentato una possibilità di aggiornamento di consolidate metodologie progettuali e costruttive. Le stampanti 3D in grado di sostenere il salto di scala dall’oggetto di design al componente edilizio si distinguono principalmente in estrusori a freddo e in sistemi di ugelli progettati per il deposito di inerti sottili alternati a strati di legante. Quest’ultimo procedimento consente la realizzazione di volumi in forme libere e senza limitazioni geometriche, aprendo un dibattito sull’opportunità di approfondire inediti linguaggi di progettazione architettonica la cui sintassi può essere generata da regole universali derivanti da algoritmi e modelli matematici parametrici. La possibilità di svincolarsi dai limiti progettuali imposti da sistemi produttivi tradizionali ha dato avvio all’elaborazione di ipotesi costruttive il cui linguaggio espressivo si rifà a layout geometrici derivanti dall’osservazione a scala ravvicinata dalla natura - architettura biomimetica - da cui trarre esempio per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e delle prestazioni strutturali dei materiali (deposito di layer materici solo dove indispensabile, senza sprechi). Gli esiti prodotti da tali processi produttivi si ritiene possano risultare rispondenti ai criteri di sostenibilità nelle diverse declinazioni.
2018
Codarin, Sara
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2408166
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact