Testo ampliato, riveduto e corredato di note bibliografiche di una conferenza tenuta presso la fondazione ‘Umberto Mastroianni’ di Arpino (convegno ‘Cicerone e il diritto di cittadinanza’, 16 aprile 2018). Si indaga sulle relazioni esistenti tra la poesia e la celebrazione delle res gestae in Cicerone, rivedendo in modo critico la teoria secondo la quale Cicerone si sarebbe cimentato nell’epos auto-elogiativo latino a seguito della ‘delusione’ ricevuta da Archia, che non volle scrivere un poema in greco sui fatti del suo consolato. L’idea ciceroniana di una differenza tra gli ambiti culturali, pur complementari, della poesia greca e di quella latina (Archia è grande poeta greco, cioè cittadino del mondo e quindi di Roma), il desiderio di aemulatio nei confronti di Ennio, la concezione di un ideale di uomo di Stato che si fonda su valori morali, culturali, educativi, letterari prima ancora che su virtù militari sono elementi che aiutano a definire un quadro molto più complesso e mosso dei motivi per i quali l’Arpinate si cimentò nel De consulatu meo e nelle altre opere epiche.
La Pro Archia e il valore celebrativo della poesia in Cicerone. Alcune considerazioni
Alfredo Mario Morelli
2019
Abstract
Testo ampliato, riveduto e corredato di note bibliografiche di una conferenza tenuta presso la fondazione ‘Umberto Mastroianni’ di Arpino (convegno ‘Cicerone e il diritto di cittadinanza’, 16 aprile 2018). Si indaga sulle relazioni esistenti tra la poesia e la celebrazione delle res gestae in Cicerone, rivedendo in modo critico la teoria secondo la quale Cicerone si sarebbe cimentato nell’epos auto-elogiativo latino a seguito della ‘delusione’ ricevuta da Archia, che non volle scrivere un poema in greco sui fatti del suo consolato. L’idea ciceroniana di una differenza tra gli ambiti culturali, pur complementari, della poesia greca e di quella latina (Archia è grande poeta greco, cioè cittadino del mondo e quindi di Roma), il desiderio di aemulatio nei confronti di Ennio, la concezione di un ideale di uomo di Stato che si fonda su valori morali, culturali, educativi, letterari prima ancora che su virtù militari sono elementi che aiutano a definire un quadro molto più complesso e mosso dei motivi per i quali l’Arpinate si cimentò nel De consulatu meo e nelle altre opere epiche.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.