La crescente partecipazione delle persone a eventi di divulgazione scientifica, i progetti sostenuti dal MIUR (http://www.progetto laureescientifiche.eu; http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ricerca/dif fusione) per promuovere l’insegnamento delle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) nei diversi livelli del sistema educativo e l’introduzione di argomenti di fisica moderna e contemporanea nelle programmazioni di alcuni Licei (http://www.indire.it/ lucabas/lkmw_file /licei2010///indicazioni_nuovo_impaginato/_Liceo%20scientifico%20opzione %20Scienze%20Applicate .pdf) hanno contribuito, in molti casi, a rafforzare il legame tra scuola, Università e centri di ricerca. Questo legame si è concretizzato nell’istituzione di attività dedicate in cui è stato necessario impiegare metodologie comunicative e didattiche sempre più efficaci. L’articolo presenta lo spettro delle attività realizzate negli ultimi tre anni, a partire dall’anno accademico 2015/2016, dall’Università di Ferrara e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la comunicazione e la didattica della fisica. Verranno analizzati alcuni casi studio che si differenziano per contenuti, destinatari, contesti e strategie didattiche. In particolare verranno prese in esame le attività dedicate all’insegnamento della fisica moderna e contemporanea condotte con gli allievi delle scuole secondarie di II grado (http://www.fe. infn.it/ orientamento_fisica/courses/laboratori-di-fisica-moderna/), i laboratori scientifici hands-on realizzati con gli allievi delle scuole primarie e un’esperienza di didattica museale inserita in una mostra di storia della fisica dedicata al binomio arte-scienza (www.fe.infn.it/fisicaeme tafisica). Il primo è un caso di out-of-school learning in cui gli allievi delle scuole secondarie di II grado lavorano in gruppo a fianco dei ricercatori, per realizzare un esperimento di fisica moderna, e una volta tornati in classe devono relazionare ai pari quanto svolto e appreso durante l’attività laboratoriale. Nel secondo caso, gli allievi delle scuole primarie sono chiamati a condurre esperimenti guidati per acquisire familiarità con il metodo scientifico, investigando alcuni fenomeni fisici presenti nel quotidiano. Nell’ultimo caso, alcune scoperte della fisica moderna vengono introdotte dalla corrispondenza tra opere d’arte e strumenti scientifici e collegate alla storia di Ferrara.

ESPERIENZE DI DIDATTICA DELLA FISICA IN DIVERSI LIVELLI DEL SISTEMA EDUCATIVO

Susanna Bertelli
;
Mirco Andreotti;Paolo Lenisa;Federico Spizzo
2017

Abstract

La crescente partecipazione delle persone a eventi di divulgazione scientifica, i progetti sostenuti dal MIUR (http://www.progetto laureescientifiche.eu; http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ricerca/dif fusione) per promuovere l’insegnamento delle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) nei diversi livelli del sistema educativo e l’introduzione di argomenti di fisica moderna e contemporanea nelle programmazioni di alcuni Licei (http://www.indire.it/ lucabas/lkmw_file /licei2010///indicazioni_nuovo_impaginato/_Liceo%20scientifico%20opzione %20Scienze%20Applicate .pdf) hanno contribuito, in molti casi, a rafforzare il legame tra scuola, Università e centri di ricerca. Questo legame si è concretizzato nell’istituzione di attività dedicate in cui è stato necessario impiegare metodologie comunicative e didattiche sempre più efficaci. L’articolo presenta lo spettro delle attività realizzate negli ultimi tre anni, a partire dall’anno accademico 2015/2016, dall’Università di Ferrara e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la comunicazione e la didattica della fisica. Verranno analizzati alcuni casi studio che si differenziano per contenuti, destinatari, contesti e strategie didattiche. In particolare verranno prese in esame le attività dedicate all’insegnamento della fisica moderna e contemporanea condotte con gli allievi delle scuole secondarie di II grado (http://www.fe. infn.it/ orientamento_fisica/courses/laboratori-di-fisica-moderna/), i laboratori scientifici hands-on realizzati con gli allievi delle scuole primarie e un’esperienza di didattica museale inserita in una mostra di storia della fisica dedicata al binomio arte-scienza (www.fe.infn.it/fisicaeme tafisica). Il primo è un caso di out-of-school learning in cui gli allievi delle scuole secondarie di II grado lavorano in gruppo a fianco dei ricercatori, per realizzare un esperimento di fisica moderna, e una volta tornati in classe devono relazionare ai pari quanto svolto e appreso durante l’attività laboratoriale. Nel secondo caso, gli allievi delle scuole primarie sono chiamati a condurre esperimenti guidati per acquisire familiarità con il metodo scientifico, investigando alcuni fenomeni fisici presenti nel quotidiano. Nell’ultimo caso, alcune scoperte della fisica moderna vengono introdotte dalla corrispondenza tra opere d’arte e strumenti scientifici e collegate alla storia di Ferrara.
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