‘Era di Spagna molta giente venuta’: i cantari di tradizione spagnola alla prova del poema cavalleresco ['It was from Spain more people came from': the singers of Spanish in the test of chivalrous poems]

I due grandi esperimenti quattrocenteschi di poema cavalleresco, Inamoramento e Morgante, interpretano, ciascuno a suo modo, i pattern canterini, e si confrontano con la materia e le forme delle narrazioni in versi delle guerre di Carlo Magno in Spagna, sino alla sanguinosa disfatta di Roncisvalle. Il modello di riferimento per entrambi è la cosiddetta Spagna in rima, che Boiardo utilizza nella sua declinazione settentrionale (Spagna ferrarese), mentre Pulci negli ultimi cantari del suo poema si vale sia della versione estense che di quella toscana. Il contributo analizza l’intreccio delle fonti pulciane soprattutto in prospettiva filologica, per individuare la zona della tradizione del cantare cui l’autore può essersi rifatto. Con il poema ariostesco nulla, anche sotto questo versante, resterà uguale, e i destini dell’epica in Italia conosceranno esiti inaspettati.