In Italia, negli ultimi vent’anni, la popolazione migrante è cresciuta di quasi venti volte. Al patrimonio di salute in dotazione all’immigrato che appariva giovane, forte e quindi più sano (effetto migrante sano), si è contrapposto, al suo arrivo in Italia, un patrimonio che si dissolve sempre più rapidamente (effetto migrante esausto), per malessere psicologico, mancanza di lavoro e reddito, degrado abitativo. Le malattie infettive, pur non preponderanti tra le patologie del migrante, spesso identificano quest’ultimo, in modo ingiustificato, quale untore da bonificare e da cui difenderci. È innegabile però che la comparsa di nuove patologie da infezione o di altre che sembravano destinate a ridursi o estinguersi, rappresentano un argomento più che mai attuale nella società in cui viviamo. In questa seduta verranno discusse oltre alle caratteristiche e alle dinamiche dei flussi migratori in Italia e in Europa, le principali patologie infettive importate o acquisite nel nostro Paese, facilitate dalle difficoltà legate al processo migratorio e di adattamento alla terra ospitante e dalle condizioni di sfruttamento anche sessuale cui sono sottoposti donne e uomini rifugiati e migranti. La tutela della salute dei migranti è divenuta una delle sfide in sanità pubblica e riguarda la necessità di garantire percorsi di tutela a quella parte di popolazione che per vari motivi si trova a vivere ancora ai margini del sistema, in condizioni di fragilità sociale, economica e culturale.
Flussi Migratori e Patologie Infettive. Paure e Pregiudizi
Carlo Contini
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2018
Abstract
In Italia, negli ultimi vent’anni, la popolazione migrante è cresciuta di quasi venti volte. Al patrimonio di salute in dotazione all’immigrato che appariva giovane, forte e quindi più sano (effetto migrante sano), si è contrapposto, al suo arrivo in Italia, un patrimonio che si dissolve sempre più rapidamente (effetto migrante esausto), per malessere psicologico, mancanza di lavoro e reddito, degrado abitativo. Le malattie infettive, pur non preponderanti tra le patologie del migrante, spesso identificano quest’ultimo, in modo ingiustificato, quale untore da bonificare e da cui difenderci. È innegabile però che la comparsa di nuove patologie da infezione o di altre che sembravano destinate a ridursi o estinguersi, rappresentano un argomento più che mai attuale nella società in cui viviamo. In questa seduta verranno discusse oltre alle caratteristiche e alle dinamiche dei flussi migratori in Italia e in Europa, le principali patologie infettive importate o acquisite nel nostro Paese, facilitate dalle difficoltà legate al processo migratorio e di adattamento alla terra ospitante e dalle condizioni di sfruttamento anche sessuale cui sono sottoposti donne e uomini rifugiati e migranti. La tutela della salute dei migranti è divenuta una delle sfide in sanità pubblica e riguarda la necessità di garantire percorsi di tutela a quella parte di popolazione che per vari motivi si trova a vivere ancora ai margini del sistema, in condizioni di fragilità sociale, economica e culturale.File | Dimensione | Formato | |
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