Obiettivo delle indagini della campagna del 2018 è stato quello di proseguire lo scavo estensivo del deposito archeologico identificato nel corso della campagna del 2011 e indagato tra gli anni 2012 e 2017, ampliando l’area d’intervento verso E, dove l’analisi della distribuzione spaziale dei reperti litici rinvenuti nel corso delle precedenti campagne, aveva evidenziato la presenza degli addensamenti più importanti. L’area di scavo è stata suddivisa in base ad una quadrettatura di 50 cm di lato (utilizzata anche come riferimento per il recupero dei reperti non rilevati durante la fase di setacciatura) per una superficie complessiva di 3,25m.
Malga Staulanza (Val di Zoldo, Belluno)
Federica Fontana
2018
Abstract
Obiettivo delle indagini della campagna del 2018 è stato quello di proseguire lo scavo estensivo del deposito archeologico identificato nel corso della campagna del 2011 e indagato tra gli anni 2012 e 2017, ampliando l’area d’intervento verso E, dove l’analisi della distribuzione spaziale dei reperti litici rinvenuti nel corso delle precedenti campagne, aveva evidenziato la presenza degli addensamenti più importanti. L’area di scavo è stata suddivisa in base ad una quadrettatura di 50 cm di lato (utilizzata anche come riferimento per il recupero dei reperti non rilevati durante la fase di setacciatura) per una superficie complessiva di 3,25m.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.