Il contributo analizza il contesto contemporaneo delle metodologie di intervento nella rigenerazione urbana estrapolandone alcuni caratteri positivi. Consapevole della sconfitta dell’urbanistica recente propone alcune strade per una rigenerazione di qualità. Parte con la fondamentale importanza, mai troppo sottolineata, del progetto di trasformazione che, come un filo, ricuce tutti gli elementi della trasformazione urbana rendendoli coerenti in tutte le fasi. Indaga e propone l’individuazione di altre risorse urbane che allargano gli ingredienti dei progetti di rigenerazione e, di conseguenza, rendono il progetto trasversale. Prosegue poi sull’importanza della conoscenza della realtà come prima risorsa della sua trasformazione. In questo emerge la necessità di una ricucitura della relazione fra il contenitore e il suo contenuto: una relazione dinamica, flessibile, sviluppata in parallelo in maniera interlocutoria. Il risultato delle trasformazioni che derivano da queste metodologie ha un carattere specifico, una qualità nuova, contemporanea, ma soprattutto diversa. Un altro aspetto importante riguarda la quantità di interventi che risultano più efficaci se minimi ed essenziali. Diverso, diventa anche il percorso del progetto che ha un carattere aperto, flessibile e sempre modificabile. Naturalmente la rigenerazione contemporanea deve anche passare attraverso una forte partecipazione dei soggetti interessati con un coinvolgimento delle comunità. Altro aspetto riguarda la partenza della trasformazione, sempre difficile, in questo senso occorre mettere in campo delle azioni di innesco capaci di generare interessi e obiettivi comuni su cui poi lavorare progettualmente. Il contributo si conclude con alcuni casi esemplari tra cui il progetto Grisù, il recupero dell'ex-caserma dei VVF a Ferrara. Quest’ultimo raccoglie e applica concretamente molti dei concetti espressi precedentemente.
Riuso e rigenerazione urbana
gabriele lelliPrimo
2018
Abstract
Il contributo analizza il contesto contemporaneo delle metodologie di intervento nella rigenerazione urbana estrapolandone alcuni caratteri positivi. Consapevole della sconfitta dell’urbanistica recente propone alcune strade per una rigenerazione di qualità. Parte con la fondamentale importanza, mai troppo sottolineata, del progetto di trasformazione che, come un filo, ricuce tutti gli elementi della trasformazione urbana rendendoli coerenti in tutte le fasi. Indaga e propone l’individuazione di altre risorse urbane che allargano gli ingredienti dei progetti di rigenerazione e, di conseguenza, rendono il progetto trasversale. Prosegue poi sull’importanza della conoscenza della realtà come prima risorsa della sua trasformazione. In questo emerge la necessità di una ricucitura della relazione fra il contenitore e il suo contenuto: una relazione dinamica, flessibile, sviluppata in parallelo in maniera interlocutoria. Il risultato delle trasformazioni che derivano da queste metodologie ha un carattere specifico, una qualità nuova, contemporanea, ma soprattutto diversa. Un altro aspetto importante riguarda la quantità di interventi che risultano più efficaci se minimi ed essenziali. Diverso, diventa anche il percorso del progetto che ha un carattere aperto, flessibile e sempre modificabile. Naturalmente la rigenerazione contemporanea deve anche passare attraverso una forte partecipazione dei soggetti interessati con un coinvolgimento delle comunità. Altro aspetto riguarda la partenza della trasformazione, sempre difficile, in questo senso occorre mettere in campo delle azioni di innesco capaci di generare interessi e obiettivi comuni su cui poi lavorare progettualmente. Il contributo si conclude con alcuni casi esemplari tra cui il progetto Grisù, il recupero dell'ex-caserma dei VVF a Ferrara. Quest’ultimo raccoglie e applica concretamente molti dei concetti espressi precedentemente.File | Dimensione | Formato | |
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