Nel pensiero organizzativo emerge molto spesso la convinzione che le scelte degli attori sociali ed economici siano un adattamento a vincoli tecnologici capaci di esprimere una crescente normatività. La fase più recente della trasformazione organizzativa ha dato nuova linfa a questa impostazione. Il contributo sostiene che le trasformazioni in corso non presentano connotati di innovazione radicale, ma appaiono - anche sotto il profilo strettamente tecnico - in sostanziale continuità con alcuni processi piuttosto recenti, e in particolare con l’avvento dei computer e delle reti telematiche. Tuttavia, in secondo luogo, invita a considerare che - benché in linea di principio si debba ritenere che tutti iprocessi che riguardano gli artefatti tecnologici siano frutto di decisioni e scelte - via via che le tecnologie prendono piede nei contesti di produzione (come anche nella quotidianità), l’orizzonte delle possibilità di scelta appare ridursi, e le scelte appaiono sempre più vincolate alle opzioni esercitate in precedenza. In questa prospettiva, l’imperativo tecnologico, che va negato in linea di principio, sembra ripresentarsi su un piano di pura fattualità. Si pongono quindi degli interrogativi a proposito delle concrete possibilità di intervenire sulle traiettorie dello sviluppo tecnologico.

Industria 4.0 tra passato e futuro

Giovanni Masino
Primo
2018

Abstract

Nel pensiero organizzativo emerge molto spesso la convinzione che le scelte degli attori sociali ed economici siano un adattamento a vincoli tecnologici capaci di esprimere una crescente normatività. La fase più recente della trasformazione organizzativa ha dato nuova linfa a questa impostazione. Il contributo sostiene che le trasformazioni in corso non presentano connotati di innovazione radicale, ma appaiono - anche sotto il profilo strettamente tecnico - in sostanziale continuità con alcuni processi piuttosto recenti, e in particolare con l’avvento dei computer e delle reti telematiche. Tuttavia, in secondo luogo, invita a considerare che - benché in linea di principio si debba ritenere che tutti iprocessi che riguardano gli artefatti tecnologici siano frutto di decisioni e scelte - via via che le tecnologie prendono piede nei contesti di produzione (come anche nella quotidianità), l’orizzonte delle possibilità di scelta appare ridursi, e le scelte appaiono sempre più vincolate alle opzioni esercitate in precedenza. In questa prospettiva, l’imperativo tecnologico, che va negato in linea di principio, sembra ripresentarsi su un piano di pura fattualità. Si pongono quindi degli interrogativi a proposito delle concrete possibilità di intervenire sulle traiettorie dello sviluppo tecnologico.
2018
978-88-98626-16-8
Tecnologia, Organizzazione del lavoro, Cambiamento organizzativo, Intelligenza Artiiciale, Industria 4.0
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