The continuous development of digital and informatics tools has changed and substantially modified the technical and technological character of many economic and productive sectors as well as the corresponding and increasingly multidisciplinary and hybrid professional skills necessary since the end of the Nineties. In the case of conservative actions, the modern three-dimensional investigation techniques supply digital information equally useful for a complete enhancement of the architectural artefact and for diagnostic/knowledge purposes. For instance, as in the techniques of physical reproduction that can become a valid tool for protection, conservation and enhancement purposes. The possibility of working on virtual models, preventively by created through three-dimensional scanners, later transformed into accurate reproductions through a new material, allows to come to terms with some issues connected to restoration, conservation, musealization in a more flexible and cost effective way while often increasing the testimony and awareness level. Consider, for instance, the case of decorative elements, sculptural compositions or parts of them. Through a structured process going from three-dimensional scanning to solid modelling, it is possible, in a very simple way, to abstract the originals from their native location and shift them indoors to include them in a museum. This also in case it should not be considered appropriate to leave them in their original position due to a static/conservation issue. New technologies migrated from other production areas supply new project and strategic tools like in the case of the preparation of exhibitions. The 3D printing, ‘soft’ translation of the Anglophone definition connected to Rapid Prototyping industrial design processes, nowadays allows to experiment a newly found physicality of models, with reduced costs, as a tool ranging from the analysis/clarification of the project/ artefact to the creation of elements useful for the yard itself. A close tie is thus generated between the criteria and methods of three-dimensional acquisition of the form of an architectural body, or a part of it, and the knowledge pooling process for the creation of solid three-dimensional models, obviously through the techniques and technologies of 3D printing.

Dalla fine degli anni novanta ad oggi il continuo sviluppo di strumenti digitali e informatici, ha cambiato e modificato in maniera sostanziale l’impronta tecnica e tecnologia di molti comparti economici produttivi nonché le relative e sempre più spesso trasversali e ibridate competenze professionali necessarie. Nel caso di interventi conservativi, le moderne tecniche di indagine tridimensionale, restituiscono informazioni digitali utili ugualmente ad una valorizzazione completa del manufatto architettonico e al fine diagnostico/conoscitivo; come ad esempio le tecniche di riproduzione fisica che possono diventare uno strumento valido ai fini della salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione. La possibilità di lavorare su modelli virtualizzati, realizzati preventivamente tramite scanner tridimensionali, successivamente trasformati in riproduzioni coerenti tramite una nuova materia, permette di affrontare alcuni problemi legati al restauro, alla conservazione, alla musealizzione in maniera più flessibile ed economica aumentando spesso il livello testimoniale e di consapevolezza. Si pensi ad esempio al caso di elementi decorativi, apparati scultorei o parti di essi, tramite un processo strutturato che va dalla scansione tridimensionale alla modellazione solida, è possibile in maniera molto semplice, astrarre gli originali dalla loro naturale collocazione per trasportarli all’interno e musealizzarli; questo anche nel caso, che non si consideri più appropriato lasciarli nella loro originale posizione in relazione proprio ad un problema statico/conservativo. Nuove tecnologie migrate da altri comparti produttivi forniscono, strumenti progettuali e strategici nuovi come ad esempio nella realizzazione di mostre. La stampa 3D, “morbida” traduzione della definizione anglofona legata ai processi di progettazione industriale «Rapid Prototyping», permette oggi di sperimentare anche a costi ridotti una ritrovata fisicità dei modelli, come strumento che va quindi dall’analisi/chiarificazione del progetto/manufatto alla realizzazione di elementi utili al cantiere stesso. Uno stretto legame si genera così tra criteri e metodi di acquisizione tridimensionale della forma di un organismo architettonico, o di una sua parte, e il processo conoscitivo per la creazione dei modelli tridimensionali solida tramite, appunto, le tecniche e le tecnologie di stampa 3D.

I confini della prevenzione nei processi conservativi del patrimonio culturale. Le tecnologie di indagine, rilievo e stampa 3D per la comprensione, la salvaguardia e la valorizzazione [The Limits of Prevention in Conservation Processes of Cultural Heritage. Investigation, Survey and 3D Printing Technologies for Comprehension, Protection and Enhancement]

Federico Ferrari
Primo
2018

Abstract

The continuous development of digital and informatics tools has changed and substantially modified the technical and technological character of many economic and productive sectors as well as the corresponding and increasingly multidisciplinary and hybrid professional skills necessary since the end of the Nineties. In the case of conservative actions, the modern three-dimensional investigation techniques supply digital information equally useful for a complete enhancement of the architectural artefact and for diagnostic/knowledge purposes. For instance, as in the techniques of physical reproduction that can become a valid tool for protection, conservation and enhancement purposes. The possibility of working on virtual models, preventively by created through three-dimensional scanners, later transformed into accurate reproductions through a new material, allows to come to terms with some issues connected to restoration, conservation, musealization in a more flexible and cost effective way while often increasing the testimony and awareness level. Consider, for instance, the case of decorative elements, sculptural compositions or parts of them. Through a structured process going from three-dimensional scanning to solid modelling, it is possible, in a very simple way, to abstract the originals from their native location and shift them indoors to include them in a museum. This also in case it should not be considered appropriate to leave them in their original position due to a static/conservation issue. New technologies migrated from other production areas supply new project and strategic tools like in the case of the preparation of exhibitions. The 3D printing, ‘soft’ translation of the Anglophone definition connected to Rapid Prototyping industrial design processes, nowadays allows to experiment a newly found physicality of models, with reduced costs, as a tool ranging from the analysis/clarification of the project/ artefact to the creation of elements useful for the yard itself. A close tie is thus generated between the criteria and methods of three-dimensional acquisition of the form of an architectural body, or a part of it, and the knowledge pooling process for the creation of solid three-dimensional models, obviously through the techniques and technologies of 3D printing.
2018
978-88-7431-941-1
978-88-6303-100-4
Dalla fine degli anni novanta ad oggi il continuo sviluppo di strumenti digitali e informatici, ha cambiato e modificato in maniera sostanziale l’impronta tecnica e tecnologia di molti comparti economici produttivi nonché le relative e sempre più spesso trasversali e ibridate competenze professionali necessarie. Nel caso di interventi conservativi, le moderne tecniche di indagine tridimensionale, restituiscono informazioni digitali utili ugualmente ad una valorizzazione completa del manufatto architettonico e al fine diagnostico/conoscitivo; come ad esempio le tecniche di riproduzione fisica che possono diventare uno strumento valido ai fini della salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione. La possibilità di lavorare su modelli virtualizzati, realizzati preventivamente tramite scanner tridimensionali, successivamente trasformati in riproduzioni coerenti tramite una nuova materia, permette di affrontare alcuni problemi legati al restauro, alla conservazione, alla musealizzione in maniera più flessibile ed economica aumentando spesso il livello testimoniale e di consapevolezza. Si pensi ad esempio al caso di elementi decorativi, apparati scultorei o parti di essi, tramite un processo strutturato che va dalla scansione tridimensionale alla modellazione solida, è possibile in maniera molto semplice, astrarre gli originali dalla loro naturale collocazione per trasportarli all’interno e musealizzarli; questo anche nel caso, che non si consideri più appropriato lasciarli nella loro originale posizione in relazione proprio ad un problema statico/conservativo. Nuove tecnologie migrate da altri comparti produttivi forniscono, strumenti progettuali e strategici nuovi come ad esempio nella realizzazione di mostre. La stampa 3D, “morbida” traduzione della definizione anglofona legata ai processi di progettazione industriale «Rapid Prototyping», permette oggi di sperimentare anche a costi ridotti una ritrovata fisicità dei modelli, come strumento che va quindi dall’analisi/chiarificazione del progetto/manufatto alla realizzazione di elementi utili al cantiere stesso. Uno stretto legame si genera così tra criteri e metodi di acquisizione tridimensionale della forma di un organismo architettonico, o di una sua parte, e il processo conoscitivo per la creazione dei modelli tridimensionali solida tramite, appunto, le tecniche e le tecnologie di stampa 3D.
Patrimonio Culturale, Stampa 3D, rilievo, salvaguardia, valorizzaione
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