Tra il luglio 1993 e il febbraio 1994 Francisco Varela e Fernando Flores1 mettono a punto un progetto educativo, con lo scopo di “preparare” la loro nazione, il Cile, ad affrontare il nuovo millennio (cfr. 1993-1994). La questione che ci interessa di più, in questa parte iniziale della nostra riflessione, non è tanto il programma formativo nella sua pars costruens, quanto piuttosto l’indagine critica che sorregge la pars destruens. Gli autori si concentrano sulla rapidità dei cambiamenti che stanno investendo il mondo del presente e, di conseguenza, sulla necessità di approntare apprendimenti che siano in grado di reggere il ritmo delle dinamiche che sconvolgono il mondo del lavoro, ma anche quello delle istituzioni. I processi produttivi sono sottoposti a una “fluidità” che si traduce in precarietà di vita per molti, e non più soltanto per gli abitanti dei Paesi poveri. Nel clima di incertezza, di inquietudine per il futuro e di smarrimento, il significato stesso di “democrazia rappresentativa” viene messo in dubbio, mentre crescono le tendenze settarie, i fondamentalismi, le negazioni della politica .
Cartesio e la memoria formativa dell’errore
Gramigna, Anita
Primo
;Rosa, CarloUltimo
2019
Abstract
Tra il luglio 1993 e il febbraio 1994 Francisco Varela e Fernando Flores1 mettono a punto un progetto educativo, con lo scopo di “preparare” la loro nazione, il Cile, ad affrontare il nuovo millennio (cfr. 1993-1994). La questione che ci interessa di più, in questa parte iniziale della nostra riflessione, non è tanto il programma formativo nella sua pars costruens, quanto piuttosto l’indagine critica che sorregge la pars destruens. Gli autori si concentrano sulla rapidità dei cambiamenti che stanno investendo il mondo del presente e, di conseguenza, sulla necessità di approntare apprendimenti che siano in grado di reggere il ritmo delle dinamiche che sconvolgono il mondo del lavoro, ma anche quello delle istituzioni. I processi produttivi sono sottoposti a una “fluidità” che si traduce in precarietà di vita per molti, e non più soltanto per gli abitanti dei Paesi poveri. Nel clima di incertezza, di inquietudine per il futuro e di smarrimento, il significato stesso di “democrazia rappresentativa” viene messo in dubbio, mentre crescono le tendenze settarie, i fondamentalismi, le negazioni della politica .File | Dimensione | Formato | |
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