Analisi del dibattito dottrinale sulla possibilità di interpretare la logica di fondo delle norme dei Trattati UE in materia di coordinamento economico e finanziario, nonché di politiche monetarie, in termini "pluralisti", capaci di rendere l'architettura dei Trattati compatibile con politiche sia monetariste che keynesiane. Dopo l'analisi delle pertinenti norme dei Trattati intrecciate con la prassi avutasi negli anni della crisi, si giunge alla conclusione che la causa delle politiche di austerità anti-keynesiane seguite negli ultimi anni nell'Eurozona sono dovute all'assenza di un potere politico capace di controbilanciare l'unico potere che, a livello sovranazionale, è in grado di adottare tempestivi interventi in grado di fronteggiare le crisi, la BCE. Quest'ultima, tuttavia, ha dimostrato di non poter agire nell'isolamento, bensì necessitando del previo consenso, o almeno del superamento del dissenso, dello Stato egemone dell'Eurozona, la Germania. L'assenza di un sistema politico autonomo a livello europeo ha reso inevitabile quel fenomeno di "cattura" delle istituzioni comuni e delle riforme più recentemente introdotte da parte degli Stati europei politicamente egemoni, Germania in testa
Quanto è pluralista la "Costituzione economica europea"? Si prega di riformulare la domanda
guazzarotti
2018
Abstract
Analisi del dibattito dottrinale sulla possibilità di interpretare la logica di fondo delle norme dei Trattati UE in materia di coordinamento economico e finanziario, nonché di politiche monetarie, in termini "pluralisti", capaci di rendere l'architettura dei Trattati compatibile con politiche sia monetariste che keynesiane. Dopo l'analisi delle pertinenti norme dei Trattati intrecciate con la prassi avutasi negli anni della crisi, si giunge alla conclusione che la causa delle politiche di austerità anti-keynesiane seguite negli ultimi anni nell'Eurozona sono dovute all'assenza di un potere politico capace di controbilanciare l'unico potere che, a livello sovranazionale, è in grado di adottare tempestivi interventi in grado di fronteggiare le crisi, la BCE. Quest'ultima, tuttavia, ha dimostrato di non poter agire nell'isolamento, bensì necessitando del previo consenso, o almeno del superamento del dissenso, dello Stato egemone dell'Eurozona, la Germania. L'assenza di un sistema politico autonomo a livello europeo ha reso inevitabile quel fenomeno di "cattura" delle istituzioni comuni e delle riforme più recentemente introdotte da parte degli Stati europei politicamente egemoni, Germania in testaFile | Dimensione | Formato | |
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