Nel corso del Medioevo i canonisti discussero se il clero acquisisse la proprietà dei redditi e dei frutti beneficiali. Il Liber Extra proibiva al chierico di disprdere con il suo testamento i beni che avesse acquistato con i proventi ecclesiastici. Nonostante ciò, invalse l'abitudine nel clero di lasciare in eredità i redditi superflui. All'inizio del XV secolo, Niccolò Tedeschi (Abbas Panormitanus) ha affrontato la questione affermando la tesi che il clero dovrebbe provvedere con i redditi beneficiali solamente al proprio sostentamento, dispensando il residuo ai poveri. Nemmeno il papa avrebbe potuto concedere a un chierico di disporre per testamento dei proventi beneficiali.
La questione dei diritti del chierico sui redditi beneficiali nel pensiero di Niccolò Tedeschi (Abate Panormitano)
Francesco D'Urso
2018
Abstract
Nel corso del Medioevo i canonisti discussero se il clero acquisisse la proprietà dei redditi e dei frutti beneficiali. Il Liber Extra proibiva al chierico di disprdere con il suo testamento i beni che avesse acquistato con i proventi ecclesiastici. Nonostante ciò, invalse l'abitudine nel clero di lasciare in eredità i redditi superflui. All'inizio del XV secolo, Niccolò Tedeschi (Abbas Panormitanus) ha affrontato la questione affermando la tesi che il clero dovrebbe provvedere con i redditi beneficiali solamente al proprio sostentamento, dispensando il residuo ai poveri. Nemmeno il papa avrebbe potuto concedere a un chierico di disporre per testamento dei proventi beneficiali.File | Dimensione | Formato | |
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