Nell’immaginario collettivo, il Sessantotto riconduce immediatamente all’idea di contestazione, di ribellione, di scontro, movimenti e fenomeni che chiamano in causa la necessità di affermare modelli politici, sociali e formativi nuovi rispetto ad una tradizione avvertita come asfittica nel suo perpetuarsi, escludente nei suoi meccanismi di partecipazione e fondamentalmente refrattaria alle rivendicazioni emergenti. Il conflitto tra il vecchio che, inadeguatamente alle istanze prospettate, si trascina, e il nuovo, di cui si intende legittimare il carico prorompente di rottura, coinvolge anche le rappresentazioni degli adulti e dei giovani, i cui profili identitari rimandano a determinati stili formativi e, più in generale, a quei modi di essere che dovranno connotare i nuovi adulti rispetto a quelli del passato. Questo incide fortemente sull’idea e sulla gestione dei rapporti intergenerazionali – tra genitori e figli, tra insegnanti e studenti, tra rappresentanti e rappresentati – introducendo valori ed esemplarità educative sempre più esplicitamente fondate sull’apertura, sul dinamismo, sull’interazione diretta, sulla reciprocità. Il contributo ha l’obiettivo di cogliere e affrontare questi aspetti a partire dalle rappresentazioni cinematografiche, coeve e successive, incentrate sui movimenti del Sessantotto, o che assumono quel periodo storico ed i suoi esiti a contesto di narrazione. Si prenderanno in esame, quali fonti privilegiate, alcuni film, quali, ad esempio: The Strawberry Statement (USA, 1970); Contestazione generale (Italia, 1970); La meglio gioventù (Italia, 2003); Il grande sogno (Italia, 2009); Après mai (Francia, 2012) e la saggistica in argomento. Le conclusioni cui si intende pervenire riguardano l’individuazione dei tratti adulti culturalmente consolidati e la loro messa in discussione, la definizione di possibili nuove caratteristiche dell’adultità, l’impatto di tali trasformazioni nell’educazione delle giovani generazioni.

Rapporti intergenerazionali, modelli adulti in discussione e implicazioni educative: motivi e provocazioni pedagogiche della produzione cinematografica sul Sessantotto

Elena Marescotti
2018

Abstract

Nell’immaginario collettivo, il Sessantotto riconduce immediatamente all’idea di contestazione, di ribellione, di scontro, movimenti e fenomeni che chiamano in causa la necessità di affermare modelli politici, sociali e formativi nuovi rispetto ad una tradizione avvertita come asfittica nel suo perpetuarsi, escludente nei suoi meccanismi di partecipazione e fondamentalmente refrattaria alle rivendicazioni emergenti. Il conflitto tra il vecchio che, inadeguatamente alle istanze prospettate, si trascina, e il nuovo, di cui si intende legittimare il carico prorompente di rottura, coinvolge anche le rappresentazioni degli adulti e dei giovani, i cui profili identitari rimandano a determinati stili formativi e, più in generale, a quei modi di essere che dovranno connotare i nuovi adulti rispetto a quelli del passato. Questo incide fortemente sull’idea e sulla gestione dei rapporti intergenerazionali – tra genitori e figli, tra insegnanti e studenti, tra rappresentanti e rappresentati – introducendo valori ed esemplarità educative sempre più esplicitamente fondate sull’apertura, sul dinamismo, sull’interazione diretta, sulla reciprocità. Il contributo ha l’obiettivo di cogliere e affrontare questi aspetti a partire dalle rappresentazioni cinematografiche, coeve e successive, incentrate sui movimenti del Sessantotto, o che assumono quel periodo storico ed i suoi esiti a contesto di narrazione. Si prenderanno in esame, quali fonti privilegiate, alcuni film, quali, ad esempio: The Strawberry Statement (USA, 1970); Contestazione generale (Italia, 1970); La meglio gioventù (Italia, 2003); Il grande sogno (Italia, 2009); Après mai (Francia, 2012) e la saggistica in argomento. Le conclusioni cui si intende pervenire riguardano l’individuazione dei tratti adulti culturalmente consolidati e la loro messa in discussione, la definizione di possibili nuove caratteristiche dell’adultità, l’impatto di tali trasformazioni nell’educazione delle giovani generazioni.
2018
978-84-948270-3-7
rappresentazioni del Sessantotto, adultità, modelli educativi, rapporti intergenerazionali, educazione degli adulti
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