Dal punto di vista cronologico-culturale, le presenze archeologiche che testimoniano il popolamento mesolitico nelle Alpi nord-occidentali risultano distribuite in maniera disomogenea: ad aree caratterizzate da un elevato numero di siti se ne con- trappongono altre che conservano poche evidenze archeologiche. In dettaglio, all’inizio dell’Olocene, si moltiplicano i siti archeologici scoperti in territorio svizzero soprattutto ai margini del massiccio alpino, così come nelle Prealpi di Savoia si attesta un Mesolitico antico precoce, mentre nella seconda metà del Boreale la regione partecipa alla corrente culturale del Sauveterriano. In Italia nord-occidentale le ricerche hanno permesso di evidenziare una frequentazione caratterizzata da siti in quota: nei pressi del Passo dello Spluga al confi ne con la Svizzera, durante il Preboreale; a Dosso Gavia in alta Valtellina, a Cianciàvero nella conca di Alpe Veglia e al Mont Fallère in Valle d’Aosta, nel corso della prima parte dell’Olocene. Dai primi secoli dell’VIII millennio BP, il settore nord-occidentale delle Alpi partecipa alla progressiva diffusione di una tecnologia litica orientata alla produzione di lame/lamelle regolari e standardizzate, caratterizzanti il Mesolitico recente.
Il Mesolitico
Fontana Federica;
2017
Abstract
Dal punto di vista cronologico-culturale, le presenze archeologiche che testimoniano il popolamento mesolitico nelle Alpi nord-occidentali risultano distribuite in maniera disomogenea: ad aree caratterizzate da un elevato numero di siti se ne con- trappongono altre che conservano poche evidenze archeologiche. In dettaglio, all’inizio dell’Olocene, si moltiplicano i siti archeologici scoperti in territorio svizzero soprattutto ai margini del massiccio alpino, così come nelle Prealpi di Savoia si attesta un Mesolitico antico precoce, mentre nella seconda metà del Boreale la regione partecipa alla corrente culturale del Sauveterriano. In Italia nord-occidentale le ricerche hanno permesso di evidenziare una frequentazione caratterizzata da siti in quota: nei pressi del Passo dello Spluga al confi ne con la Svizzera, durante il Preboreale; a Dosso Gavia in alta Valtellina, a Cianciàvero nella conca di Alpe Veglia e al Mont Fallère in Valle d’Aosta, nel corso della prima parte dell’Olocene. Dai primi secoli dell’VIII millennio BP, il settore nord-occidentale delle Alpi partecipa alla progressiva diffusione di una tecnologia litica orientata alla produzione di lame/lamelle regolari e standardizzate, caratterizzanti il Mesolitico recente.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.