Il saggio tratta, alla luce del confronto con i modelli romani del primo Cinquecento, il tema del rapporto tra ordini e muratura nelle ricerche progettuali condotte da Palladio nel primo decennio della sua attività. Lo studio procede attraverso l’analisi di una serie di architetture palladiane, significative per la presenza di soluzioni riconducibili a esempi romani di Bramante, Raffaello, Giulio Romano, Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo. Il confronto permette di ricostruire un coerente percorso di assimilazione, rielaborazione e superamento di questi modelli, attraverso il quale Palladio compie il passaggio da una maniera ancora legata alle esperienze romane a un linguaggio maturo e personale. A conclusione di questo percorso, l’analisi di palazzo Chiericati mette in luce il sostanziale abbandono della composizione di tipo sintattico, ereditata dalla Roma del primo Cinquecento, e l’introduzione di nuove modalità di dialogo tra i due sistemi costitutivi della moderna architettura all’antica, i muri e le colonne.
Il dialogo tra i muri e le colonne: Palladio a confronto con i modelli romani del primo Cinquecento
Renata Samperi
2017
Abstract
Il saggio tratta, alla luce del confronto con i modelli romani del primo Cinquecento, il tema del rapporto tra ordini e muratura nelle ricerche progettuali condotte da Palladio nel primo decennio della sua attività. Lo studio procede attraverso l’analisi di una serie di architetture palladiane, significative per la presenza di soluzioni riconducibili a esempi romani di Bramante, Raffaello, Giulio Romano, Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo. Il confronto permette di ricostruire un coerente percorso di assimilazione, rielaborazione e superamento di questi modelli, attraverso il quale Palladio compie il passaggio da una maniera ancora legata alle esperienze romane a un linguaggio maturo e personale. A conclusione di questo percorso, l’analisi di palazzo Chiericati mette in luce il sostanziale abbandono della composizione di tipo sintattico, ereditata dalla Roma del primo Cinquecento, e l’introduzione di nuove modalità di dialogo tra i due sistemi costitutivi della moderna architettura all’antica, i muri e le colonne.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.