Scavi archeologici condotti nel 2013 nell’area circostante la Chiesa di S. Biagio a Ravenna hanno portato alla luce numerose sepolture riconducibili all’antico cimitero in uso dal XVII ai primi due decenni del XIX secolo. Il presente studio riguarda i resti scheletrici di un adulto e di un infante rinvenuti nell’unica sepoltura bisoma datata alle ultime fasi di utilizzo del luogo. L’analisi della posizione reciproca degli inumati indica senza ambiguità la stretta parentela che li legava: l’infante è stato deposto a fianco dell’adulto sotto il suo braccio protettivo. Le analisi antropologiche condotte in laboratorio hanno permesso di tracciare il profilo biologico degli inumati (identificazione del sesso, stima dell’età di morte e patologie), interpretandoli come i resti scheletrici di una madre e del suo neonato. In conclusione, se un parto con esito infausto ha separato immediatamente questa donna dal suo neonato, la pietas dei vivi verso i defunti li ha ricongiunti in un abbraccio eterno.
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Titolo: | Tra le braccia della madre. Evidenze antropologiche di morte al parto nella Ravenna del XVIII secolo. | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2017 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11392/2374575 | |
ISBN: | 978-88-15-26629-3 | |
Appare nelle tipologie: | 02.1 Contributo in volume (Capitolo, articolo) |