L'articolo analizza, attraverso il prisma della sovranità, la vicenda emersa in sede di dialogo c.d. monetario sulla risposta del Presidente della BCE a un'interrogazione scritta di due parlamentari europei. Si tratta della questione dei c.d. saldi Target2 (il sistema di clearing per i trasferimenti interbancari della zona euro gestiti congiuntamente da alcune Banche centrali e dalla BCE), considerati in connessione con l'ipotesi di un'uscita dall'Eurozona. L'esigenza di regolare integralmente i propri saldi negativi (tali sarebbero quelli dell'Italia), in caso di uscita, ha innescato la reazione di alcuni politici e dei media circa la non irreversibilità dell'euro, ossia circa la possibilità di un'uscita dall'Eurozona (permanendo però nell'UE). In realtà, tale dibattito istituzionale avviene in assenza di norme e procedure dei trattati, come lo stesso Presidente della BCE ha poi riconosciuto. Il silenzio dei Trattati (e dello Statuto della BCE) sull'eventualità di un'uscita degli Stati membri dall'Eurozona rispecchia l'esigenza di garantire la credibilità necessaria all'euro stesso nei mercati finanziari internazionali, il che, a sua volta, si armonizza con le teorie relative a nuove forme di sovranità, non territoriale bensì funzionale, che con la sovranità condividono la prerogativa della perennità.
Irreversibile o irrevocabile? La sovranità funzionale dell'euro e i giochi di parole del suo custode
GUAZZAROTTI, Andrea
2017
Abstract
L'articolo analizza, attraverso il prisma della sovranità, la vicenda emersa in sede di dialogo c.d. monetario sulla risposta del Presidente della BCE a un'interrogazione scritta di due parlamentari europei. Si tratta della questione dei c.d. saldi Target2 (il sistema di clearing per i trasferimenti interbancari della zona euro gestiti congiuntamente da alcune Banche centrali e dalla BCE), considerati in connessione con l'ipotesi di un'uscita dall'Eurozona. L'esigenza di regolare integralmente i propri saldi negativi (tali sarebbero quelli dell'Italia), in caso di uscita, ha innescato la reazione di alcuni politici e dei media circa la non irreversibilità dell'euro, ossia circa la possibilità di un'uscita dall'Eurozona (permanendo però nell'UE). In realtà, tale dibattito istituzionale avviene in assenza di norme e procedure dei trattati, come lo stesso Presidente della BCE ha poi riconosciuto. Il silenzio dei Trattati (e dello Statuto della BCE) sull'eventualità di un'uscita degli Stati membri dall'Eurozona rispecchia l'esigenza di garantire la credibilità necessaria all'euro stesso nei mercati finanziari internazionali, il che, a sua volta, si armonizza con le teorie relative a nuove forme di sovranità, non territoriale bensì funzionale, che con la sovranità condividono la prerogativa della perennità.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.