La recensione ha a oggetto un'assoluta novità della pubblicistica italiana. Gli ingredienti che rendono il volume di Sabino Cassese del tutto originale nel panorama giuridico italiano sono senza dubbio il suo tema e il genere letterario di appartenenza: non a caso, il libro è stato variamente definito «un volume ghiotto», una «pietra dello scandalo», uno scritto che «solca la linea d’ombra». Sino a Dentro la Corte nessuno aveva infatti mai pensato di proporre un autentico e dettagliato diario della propria attività di giudice costituzionale. Cassese avverte invece il lettore che, «circa una volta al mese» — per nove anni — egli ha «annotato rapidamente quanto si faceva alla Corte e quanto andav[a] riflettendo», valendosi «degli appunti presi rapidamente durante l’attività svolta alla Corte o altrove»: da questa ricchissima mole di «tracce» sgorga dunque il suo libro. Un volume in cui l’autore non esita a descrivere, con veloci ma ficcanti pennellate, come la Corte ha affrontato e poi «deciso di decidere» singole questioni, non lesinando altresì critiche sulle soluzioni adottate, giudizi su peculiari dinamiche della giustizia costituzionale tout court, valutazioni su snodi fondamentali dell’organizzazione della Consulta, salaci ritratti dei propri colleghi e dei Presidenti del collegio. Un materiale davvero incandescente che non ha mancato di suscitare malesseri e critiche. La recensione ripercorre passo passo tutti i fili rossi del libro - da qui la sua estensione - mettendo a sistema i vari rimandi ai medesimi problemi giurisprudenziali o a problemi analoghi (spesso tra loro molto lontani nella trattazione), evidenziando coerenze o cambi di rotta nello stesso pensiero dell'autore. Ne risulta una sorta di guida a un novennio di giurisprudenza, con indicazioni che procedono tuttavia anche oltre, identificando modi di pensare e atteggiamenti radicati nella giurisprudenza costituzionale o nella stessa organizzazione interna della Corte.
RECENSIONE a Sabino CASSESE, Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale, Bologna, il Mulino, 2015, 319 p., ISBN: 9788815257314.
VERONESI, Paolo
2016
Abstract
La recensione ha a oggetto un'assoluta novità della pubblicistica italiana. Gli ingredienti che rendono il volume di Sabino Cassese del tutto originale nel panorama giuridico italiano sono senza dubbio il suo tema e il genere letterario di appartenenza: non a caso, il libro è stato variamente definito «un volume ghiotto», una «pietra dello scandalo», uno scritto che «solca la linea d’ombra». Sino a Dentro la Corte nessuno aveva infatti mai pensato di proporre un autentico e dettagliato diario della propria attività di giudice costituzionale. Cassese avverte invece il lettore che, «circa una volta al mese» — per nove anni — egli ha «annotato rapidamente quanto si faceva alla Corte e quanto andav[a] riflettendo», valendosi «degli appunti presi rapidamente durante l’attività svolta alla Corte o altrove»: da questa ricchissima mole di «tracce» sgorga dunque il suo libro. Un volume in cui l’autore non esita a descrivere, con veloci ma ficcanti pennellate, come la Corte ha affrontato e poi «deciso di decidere» singole questioni, non lesinando altresì critiche sulle soluzioni adottate, giudizi su peculiari dinamiche della giustizia costituzionale tout court, valutazioni su snodi fondamentali dell’organizzazione della Consulta, salaci ritratti dei propri colleghi e dei Presidenti del collegio. Un materiale davvero incandescente che non ha mancato di suscitare malesseri e critiche. La recensione ripercorre passo passo tutti i fili rossi del libro - da qui la sua estensione - mettendo a sistema i vari rimandi ai medesimi problemi giurisprudenziali o a problemi analoghi (spesso tra loro molto lontani nella trattazione), evidenziando coerenze o cambi di rotta nello stesso pensiero dell'autore. Ne risulta una sorta di guida a un novennio di giurisprudenza, con indicazioni che procedono tuttavia anche oltre, identificando modi di pensare e atteggiamenti radicati nella giurisprudenza costituzionale o nella stessa organizzazione interna della Corte.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.