SOMMARIO: 1. Una ordinanza assai apprezzata, ma non priva di ombre. ¬– 2. La pareidòlia e il disvelamento delle pecche rinvenibili nell’ordinanza. – 3. Sulla natura integralmente sostanziale alla prescrizione del reato. Premessa. – 3.1. L’improprio richiamo alla disciplina spagnola della prescrizione. – 3.2. La riaffermazione e “costituzionalizzazione” della natura sostanziale della prescrizione. – 3.3. Cenni in merito all’opportunità di assoggettare la complessiva regolamentazione della prescrizione al nucleo essenziale del principio di legalità penale. – 3.4. L’insensibilità della Corte costituzionale agli input di fonte europea per una razionalizzazione/armonizzazione delle discipline nazionali in tema di prescrizione. – 4. Sulla difficile coesistenza tra efficacia diretta dell’art. 325 TFUE ed esclusiva competenza nazionale in materia di prescrizione. Premessa. – 4.1. La possibile competenza concorrente dell’Unione in merito alla disciplina della prescrizione. – 4.2. L’imprevedibilità e indeterminatezza dell’obbligo di disapplicazione retroattiva della prescrizione sancito dalla sentenza Taricco e lo spettro dei controlimiti. – 4.3. Le eventuali contromosse della Corte di giustizia per prevenire il ricorso ai controlimiti facendo salvo l’obbligo di disapplicazione. – 4.4. La scarsa plausibilità di un futuro ricorso al principio di riserva di legge in funzione di controlimite. – 4.5. Cenni ai problemi teorici e pratici derivanti dal venir meno dei limiti all’interruzione della prescrizione nel settore delle frodi UE. – 5. Sulla distinzione tra il caso Melloni e il caso Taricco. Premessa. – 5.1. La scarsa persuasività degli argomenti giuridici addotti a supporto della maggiore fermezza della Corte italiana rispetto alla Corte iberica. – 5.2 Le verosimili ragioni della intransigenza della Corte italiana: il ritorno in forza dei nazionalismi e la crescente debolezza politica dell’Unione europea. – 5.3. Il caso Taricco, anello di congiunzione tra i casi Melloni e De Cristofaro. – 6. Note conclusive.

L’ordinanza Taricco della Corte costituzionale alla prova della pareidòlia

BERNARDI, Alessandro
2017

Abstract

SOMMARIO: 1. Una ordinanza assai apprezzata, ma non priva di ombre. ¬– 2. La pareidòlia e il disvelamento delle pecche rinvenibili nell’ordinanza. – 3. Sulla natura integralmente sostanziale alla prescrizione del reato. Premessa. – 3.1. L’improprio richiamo alla disciplina spagnola della prescrizione. – 3.2. La riaffermazione e “costituzionalizzazione” della natura sostanziale della prescrizione. – 3.3. Cenni in merito all’opportunità di assoggettare la complessiva regolamentazione della prescrizione al nucleo essenziale del principio di legalità penale. – 3.4. L’insensibilità della Corte costituzionale agli input di fonte europea per una razionalizzazione/armonizzazione delle discipline nazionali in tema di prescrizione. – 4. Sulla difficile coesistenza tra efficacia diretta dell’art. 325 TFUE ed esclusiva competenza nazionale in materia di prescrizione. Premessa. – 4.1. La possibile competenza concorrente dell’Unione in merito alla disciplina della prescrizione. – 4.2. L’imprevedibilità e indeterminatezza dell’obbligo di disapplicazione retroattiva della prescrizione sancito dalla sentenza Taricco e lo spettro dei controlimiti. – 4.3. Le eventuali contromosse della Corte di giustizia per prevenire il ricorso ai controlimiti facendo salvo l’obbligo di disapplicazione. – 4.4. La scarsa plausibilità di un futuro ricorso al principio di riserva di legge in funzione di controlimite. – 4.5. Cenni ai problemi teorici e pratici derivanti dal venir meno dei limiti all’interruzione della prescrizione nel settore delle frodi UE. – 5. Sulla distinzione tra il caso Melloni e il caso Taricco. Premessa. – 5.1. La scarsa persuasività degli argomenti giuridici addotti a supporto della maggiore fermezza della Corte italiana rispetto alla Corte iberica. – 5.2 Le verosimili ragioni della intransigenza della Corte italiana: il ritorno in forza dei nazionalismi e la crescente debolezza politica dell’Unione europea. – 5.3. Il caso Taricco, anello di congiunzione tra i casi Melloni e De Cristofaro. – 6. Note conclusive.
2017
Bernardi, Alessandro
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