Cultura tecnologica e progettazione della città. Una ricerca sul campo aTorino [Technological culture and urban design - A field research project in Turin]

Technological culture has greatly influenced urban design in Turin throughout the various phases of its history. In this framework, theory and practice are as one, given that outstanding technical solutions make it possible to put an 'idea' of the city into practice. This article illustrates the research on projects developed in recent years using metal structures. The projects in question are so specific and peculiar that they have had a decisive impact on the urban structure itself.

L'articolo presenta una ricerca che ha per oggetto il contributo della cultura tecnologica alla progettazione della città. Il riferimento specifico è la città di Torino, che, in diverse fasi della sua storia è andata trasformandosi esprimendo elevate competenze tecniche nel settore delle costruzioni. Sono prese in considerazione alcuni interventi realizzati in questi ultimi anni con strutture metalliche o con interfaccia leggera, che, per aspetti diversi, sembrano avere la forza di incidere sulla struttura stessa della città. L'argomento offre stimoli di forte concretezza per riflettere sul rapporto tra "teorie" e "prassi" del progetto di architettura, come richiesto dal tema monografico della Rivista. Si tratta infatti di un tema particolarmente denso, tanto più in un momento come quello attuale in cui sembra confermato in maniera più evidente che nel passato che non si può progettare senza un'approfondita conoscenza della tecnologia. L'argomento diventa poi tanto interessante quanto complesso se si cerca di capire cosa sia la teoria rispetto alla prassi: si può infatti arrivare alla convinzione che in architettura l'una non sia distinguibile dall'altra; se poi si analizzano le tecniche costruttive, la tecnologia si manifesta come espressione della cultura del tempo in cui viene applicata, al punto che pare difficile concepire al di fuori di essa non solo l'architettura, ma anche la struttura urbana che ne deriva. Su questa base, come si illustra nell'articolo, le opere torinesi oggetto della ricerca sono scelte per verificare se le soluzioni tecniche adottate possano favorire le condizioni per lo sviluppo di nuove possibilità all'interno della città. La ricerca, ideata e coordinata da Michela Toni, si è svolta sul campo per circa tre anni. Vi hanno contribuito ricercatori delle Università di Ferrara e Torino. Alcune opere sono state studiate nel corso del cantiere. Interviste a interlocutori privilegiati (progettisti, direttori di cantiere, tecnici di aziende) hanno permesso di acquisire dati. È stata consultata documentazione di archivio. Sono stati analizzati elaborati progettuali, a partire dalla scala molto ravvicinata del progetto esecutivo, con particolare attenzione alle strutture in acciaio e ai sistemi di regolazione dei fattori ambientali. L'articolo proposto dà una lettura incrociata di alcuni interventi analizzati, che sono: Nuovo Fabbricato Viaggiatori della Stazione di Porta Susa, Torre Intesa San Paolo, Bolla e Pinacoteca al Lingotto, Nuovo allestimento del Museo Egizio, Museo Nazionale dell'Automobile “Giovanni Agnelli”. Tali opere sono studiate attraverso aspetti tipologici, soluzioni costruttive, modelli energetici; sono discusse le linee di influenza che esercitano sul sistema urbano. Originale nella ricerca è porre una diretta filiazione dell'eccellenza tecnologica espressa dai diversi interventi dalla messa in atto di un processo in cui si verifichino condizioni di vicinanza, solidarietà, scambio culturale, riconoscendo specificatamente in tale condizione il contributo della cultura tecnologica alla trasformazione della città.