L’irripetibilità originaria degli atti e la c.d. lettura in aiuto della memoria sono entrambi istituti che – per quanto concettualmente assai diversi tra loro - consentono un sostanziale recupero dibattimentale degli atti formati durante le indagini preliminari. Ciò li rende particolarmente funzionali al fine di verificare il grado di effettiva attuazione dei valori alla base delle scelte compiute dal legislatore del 1988. Nel presente contributo l’autore analizza l’evoluzione interpretativa relativa alla determinazione della latitudine applicativa delle due fattispecie, giungendo ad individuare un intento comune che sembra aver animato il percorso della giurisprudenza.
Irripetibilità originaria degli atti e c.d. lettura in aiuto della memoria
NICOLICCHIA, Fabio
2015
Abstract
L’irripetibilità originaria degli atti e la c.d. lettura in aiuto della memoria sono entrambi istituti che – per quanto concettualmente assai diversi tra loro - consentono un sostanziale recupero dibattimentale degli atti formati durante le indagini preliminari. Ciò li rende particolarmente funzionali al fine di verificare il grado di effettiva attuazione dei valori alla base delle scelte compiute dal legislatore del 1988. Nel presente contributo l’autore analizza l’evoluzione interpretativa relativa alla determinazione della latitudine applicativa delle due fattispecie, giungendo ad individuare un intento comune che sembra aver animato il percorso della giurisprudenza.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.