Che cos'è la grazia? Quali sono i caratteri che ci fanno dire che una cosa, un'opera o una persona sono “graziosi”? Qual è il criterio che ci consente di distinguere il “grazioso” dalle altre categorie estetiche, come il bello o il sublime? Tradizionalmente, la grazia ha sempre beneficiato di uno statuto ontologico incerto, a metà strada tra il soggettivo e l'oggettivo, o tra l'essere e il nulla. A partire da alcune posizioni “oggettiviste” che hanno caratterizzato il “realismo estetico” nella Francia tra gli anni Trenta e Sessanta cercheremo di dimostrare che la grazia può trovare il suo fondamento e la sua definizione non soltanto soggettivamente – nel giudizio di chi la considera tale – bensì nell'oggetto stesso, di cui gli “aspetti” graziosi costituiscono altrettante proprietà. Approfondendo infine le opere di un teorico della grazia oggi dimenticato – Raymond Bayer – cercheremo di definirne il modo di esistenza in uno dei suoi massimi interpreti: Leonardo da Vinci.
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Data di pubblicazione: | 2017 | |
Titolo: | Leonardo e la grazia : un materialismo dell'incorporeo | |
Autori: | DOMENICALI, Filippo | |
Rivista: | SCHIFANOIA | |
Parole Chiave: | Leonardo da Vinci, Grazia, Ontologia, Estetica, Raymond Bayer | |
Abstract: | Che cos'è la grazia? Quali sono i caratteri che ci fanno dire che una cosa, un'opera o una persona sono “graziosi”? Qual è il criterio che ci consente di distinguere il “grazioso” dalle altre categorie estetiche, come il bello o il sublime? Tradizionalmente, la grazia ha sempre beneficiato di uno statuto ontologico incerto, a metà strada tra il soggettivo e l'oggettivo, o tra l'essere e il nulla. A partire da alcune posizioni “oggettiviste” che hanno caratterizzato il “realismo estetico” nella Francia tra gli anni Trenta e Sessanta cercheremo di dimostrare che la grazia può trovare il suo fondamento e la sua definizione non soltanto soggettivamente – nel giudizio di chi la considera tale – bensì nell'oggetto stesso, di cui gli “aspetti” graziosi costituiscono altrettante proprietà. Approfondendo infine le opere di un teorico della grazia oggi dimenticato – Raymond Bayer – cercheremo di definirne il modo di esistenza in uno dei suoi massimi interpreti: Leonardo da Vinci. | |
Digital Object Identifier (DOI): | 10.19272/201710802008 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11392/2369278 | |
Appare nelle tipologie: | 03.1 Articolo su rivista |
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