Nel libro di Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene il capitolo dedicato alla tortura, uno dei più famosi dell’intera opera, contiene un significativo richiamo al diritto romano: l’esperienza giuridica antica è utilizzata qui dall’autore per rafforzare i suoi argomenti contro la tortura. Nell’articolo si approfondisce l’uso che del diritto romano viene fatto dal Beccaria, soprattutto con riguardo al controverso rapporto tra tortura e ricerca della veritas nell’esperienza antica. In particolare, attraverso la lettura di alcune fonti (tra cui passi di D. 48.18 De quaestionibus), si intende dimostrare come tale rapporto appaia eccessivamente semplificato.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | Cesare Beccaria, la tortura e i "romani legislatori" |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2016 |
Rivista: | |
Abstract: | Nel libro di Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene il capitolo dedicato alla tortura, uno dei più famosi dell’intera opera, contiene un significativo richiamo al diritto romano: l’esperienza giuridica antica è utilizzata qui dall’autore per rafforzare i suoi argomenti contro la tortura. Nell’articolo si approfondisce l’uso che del diritto romano viene fatto dal Beccaria, soprattutto con riguardo al controverso rapporto tra tortura e ricerca della veritas nell’esperienza antica. In particolare, attraverso la lettura di alcune fonti (tra cui passi di D. 48.18 De quaestionibus), si intende dimostrare come tale rapporto appaia eccessivamente semplificato. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11392/2368004 |
Appare nelle tipologie: | 03.1 Articolo su rivista |